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Re: le tre erre...

Inviato: 20/02/2011, 21:48
da gdg1975
Hugh ma un po' di ottimismo no?!?!? ho dei figli sì, 2, e temo per loro.
ma non per questo penso che fuori dall'Italia sia tutto rose e fiori... e dai... :mad:

Re: le tre erre...

Inviato: 20/02/2011, 22:16
da Rockatansky
gdg1975 ha scritto:Hugh ma un po' di ottimismo no?!?!? ho dei figli sì, 2, e temo per loro.
ma non per questo penso che fuori dall'Italia sia tutto rose e fiori... e dai... :mad:

Sai , ero molto bravo in matematica e 1+1+1+1......

Invocare ottimismo significa che gia' la situazione e' minata, altrimenti perche ' invocarlo?

E' facile parlare ...fuori dall'Italia.... ,magari senza esserci stati ! Io ho vissuto in Guinea (Africa) ed in Australia , certo per brevi periodi ( qualche anno) , ma ti assicuro che' e' veramente different !!!
Se avete figli , mandateli via dall'Italia, non e' un paese per giovani !

Re: le tre erre...

Inviato: 20/02/2011, 23:36
da orlando
Rockatansky ha scritto:Invocare ottimismo significa che gia' la situazione e' minata, altrimenti perche ' invocarlo?
si siamo sul orlo ma non siamo ancora caduti però talvolta per scardinare certe situazioni ormai fossilizzate è forse meglio cadere

per il resto
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:(
Rockatansky ha scritto:Sai , ero molto bravo in matematica e 1+1+1+1......
Questa non l'ho capita :-k

Re: le tre erre...

Inviato: 21/02/2011, 1:22
da Rockatansky
orlando ha scritto:
Rockatansky ha scritto:Invocare ottimismo significa che gia' la situazione e' minata, altrimenti perche ' invocarlo?
si siamo sul orlo ma non siamo ancora caduti però talvolta per scardinare certe situazioni ormai fossilizzate è forse meglio cadere

per il resto
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:(
Rockatansky ha scritto:Sai , ero molto bravo in matematica e 1+1+1+1......
Questa non l'ho capita :-k

L'escalation per l'orizzonte degli eventi, punto di non ritorno , ovvero iterazione dopo iterazione arrivi al concretizzarsi di un evento.... (teoria del caos)

Re: le tre erre...

Inviato: 21/02/2011, 4:37
da blakkflame
Lòrisse910R ha scritto:Riduci Riusa Ricicla.

Spesso si parla di produzione, di economia. Siamo tutti molto concentrati a trovare una condizione economica che ci porti benessere, in modo da poterci permettere dei piccoli o grandi lussi, che poi sono i nostri sogni. Sogni di plastica diceva una volta qualcuno. ...appunto!!!
Rimango ancora basito da chi fa finta di niente e forse è concentrato in talmente tante cazzate che non riesce a vedere in che condizione siamo, anche quotidianamente.

Bene, sono anni che io ci faccio caso e la cosa mi dà fastidio. Stiamo distruggendo un patrimonio territoriale incommensurabile... e voi, lo sapevate?
Vediamo da oggi, quanto ci farete caso...


http://www3.lastampa.it/ambiente/sezion ... tp/307382/

http://www.saluteme.it/news/ambiente/48 ... stica.html

http://www.youtube.com/watch?v=en4XzfR0 ... QL&index=1

http://www.youtube.com/watch?v=r1XdVeOXhLI
.....e magari poi si scatalizza la moto, tanto che danno può fare in piccolo ???
Adesso é un paio d' estati che NON vengo a Populonia.....dove NON si fà la differenziata !!
Chiaro, sempre gli altri che fanno danni !! :agrue:

Re: le tre erre...

Inviato: 21/02/2011, 8:02
da gdg1975
Rockatansky ha scritto:
gdg1975 ha scritto:Hugh ma un po' di ottimismo no?!?!? ho dei figli sì, 2, e temo per loro.
ma non per questo penso che fuori dall'Italia sia tutto rose e fiori... e dai... :mad:

Sai , ero molto bravo in matematica e 1+1+1+1......

Invocare ottimismo significa che gia' la situazione e' minata, altrimenti perche ' invocarlo?

E' facile parlare ...fuori dall'Italia.... ,magari senza esserci stati ! Io ho vissuto in Guinea (Africa) ed in Australia , certo per brevi periodi ( qualche anno) , ma ti assicuro che' e' veramente different !!!

Se avete figli , mandateli via dall'Italia, non e' un paese per giovani !
per lavoro giro veramente tanto, te lo assicuro, ma una cosa certa e' che ogni volta non vedo l'ora di tornare qui... saro' strano io...
take it easy!!! :lol:

Re: le tre erre...

Inviato: 21/02/2011, 8:56
da Rockatansky
blakkflame ha scritto:
Lòrisse910R ha scritto:Riduci Riusa Ricicla.

Spesso si parla di produzione, di economia. Siamo tutti molto concentrati a trovare una condizione economica che ci porti benessere, in modo da poterci permettere dei piccoli o grandi lussi, che poi sono i nostri sogni. Sogni di plastica diceva una volta qualcuno. ...appunto!!!
Rimango ancora basito da chi fa finta di niente e forse è concentrato in talmente tante cazzate che non riesce a vedere in che condizione siamo, anche quotidianamente.

Bene, sono anni che io ci faccio caso e la cosa mi dà fastidio. Stiamo distruggendo un patrimonio territoriale incommensurabile... e voi, lo sapevate?
Vediamo da oggi, quanto ci farete caso...


http://www3.lastampa.it/ambiente/sezion ... tp/307382/

http://www.saluteme.it/news/ambiente/48 ... stica.html

http://www.youtube.com/watch?v=en4XzfR0 ... QL&index=1

http://www.youtube.com/watch?v=r1XdVeOXhLI
.....e magari poi si scatalizza la moto, tanto che danno può fare in piccolo ???
Adesso é un paio d' estati che NON vengo a Populonia.....dove NON si fà la differenziata !!
Chiaro, sempre gli altri che fanno danni !! :agrue:


Se ti puo' confortare io non decatalizzo ; ho due mv Euro 3 ma mi sono prefissato di non alterare lo scarico originale .
Questo e' uno dei miei contributi al problema delle emissioni.
Ne pongo un altro: quanta acqua spechiamo ? Che tipo di lampadine abbiamo in casa?
Abbiamo un depuratore per l'acqua in casa ? Facciamo la raccolta differenziata della "monnezza"?.
C'e' molto spazio per contribuire alle 3 R

Re: le tre erre...

Inviato: 21/02/2011, 10:29
da Lòrisse910R
blakkflame ha scritto:
Lòrisse910R ha scritto:Riduci Riusa Ricicla.

Spesso si parla di produzione, di economia. Siamo tutti molto concentrati a trovare una condizione economica che ci porti benessere, in modo da poterci permettere dei piccoli o grandi lussi, che poi sono i nostri sogni. Sogni di plastica diceva una volta qualcuno. ...appunto!!!
Rimango ancora basito da chi fa finta di niente e forse è concentrato in talmente tante cazzate che non riesce a vedere in che condizione siamo, anche quotidianamente.

Bene, sono anni che io ci faccio caso e la cosa mi dà fastidio. Stiamo distruggendo un patrimonio territoriale incommensurabile... e voi, lo sapevate?
Vediamo da oggi, quanto ci farete caso...


http://www3.lastampa.it/ambiente/sezion ... tp/307382/

http://www.saluteme.it/news/ambiente/48 ... stica.html

http://www.youtube.com/watch?v=en4XzfR0 ... QL&index=1

http://www.youtube.com/watch?v=r1XdVeOXhLI
.....e magari poi si scatalizza la moto, tanto che danno può fare in piccolo ???
Adesso é un paio d' estati che NON vengo a Populonia.....dove NON si fà la differenziata !!
Chiaro, sempre gli altri che fanno danni !! :agrue:
Se è per questo io ho le due moto decatalizzate, vado per boschi e faccio circa 40000km l'anno in auto e 10.000 in moto...
Però stò attento a tenere le luci e gli apparecchi spenti, cerco per quanto possibile (non in moto) di evitare viaggi inutili ecc ecc ecc..

Beh, io potrei dirti che c'è gente che ha moto perfettamente in regola e poi magari vola per vacanze due/tre volte l'anno o magari tiene accesa la macchina perfettamente catalizzata mentre và a prendere il giornale o il caffè....

NON ARRIVI A UN c...o, in quel modo.....


se vuoi sapere come la penso, per quanto mi riguarda c'è troppa attenzione al livello di sostanze nocive che liberano i motori, o perlomeno ce n'è troppo considerato il NULLO interesse verso altro.
La bufala della grande rivoluzione di eliminare i sacchetti di plastica è un cazzata grande come una casa. Nel frattempo si continua a produrre di tutto impacchettato nella plastica, e nel frattempo miliardi di sozzoni buttano di tutto dalle loro belle macchine euro 5 in corsa...

Ricordo che anni fa c'erano due scuole di pensiero sulle emissioni inquinanti degli autoveicoli.
Quello americano, che diceva che nemico numero 1 è la co2 (che nociva non è, ma è un gas serra), che puoi abbattere limitatamente, dato che và in proporzione con il combustibile bruciato.
Quello europeo che diceva che il pericolo veniva dalle sostanze nocive come i nox ecc ecc.

Chiaro, se stai in città i metalli pesanti liberati dalla combustione e le particelle sono senz'altro più invadenti rispetto a quanto non lo siano per me... Però intanto l'allarme più grande a livello globale oggi lo dà il cambiamento climatico (che anche lì, se proprio la si vuol dire tutta, secondo me non c'ha capito niente nessuno), diretto prodotto della CO2 e di altri gas serra immessi in atmosfera. Immessi in atmosfera in centomila modi: auto, riscaldamenti, industrie, vulcani, deforestazioni, allevamenti animali ecc ecc ecc...

Adesso si fanno le targhe alterne per la presenza del pm10 e 10 anni fa non si sapeva neanche cosa fosse, poi (notizia di questi giorni) si viene a sapere che FORSE il FAP è più pericoloso che non averlo, costa un sacco e si intasa di continuo....

Per quanto mi riguarda, l'unica cosa certa che la gente normale potrebbe combattere, se ci fosse un pò di coscienza in questo senso, è lo stare attento a quello che compri, del perchè, come lo usi, dove lo butti una volta finito il suoi uso....
Non è come cercare una fonte di energia alternativa: questo é un problema grosso, ma è di una soluzione facilissima, e non facciamo comunque niente...

Poi, continuiamo a far finta che tutto vada bene....

Pacific Trash Vortex – isola di spazzatura nell’Oceano Pacif

Inviato: 22/04/2011, 11:34
da Jack
Probabilmente non tutti sanno che nell’Oceano Pacifico approssimativamente fra il 135º e il 155º meridiano Ovest e fra il 35º e il 42º parallelo Nord esiste una chiazza o meglio isola di spazzatura galleggiante composta prevalentemente da plastica delle dimensioni che vanno approssimativamente da 700.000 km² fino a più di 10 milioni di km². Quest’area potrebbe contenere fino a 100 milioni di tonnellate di detriti.
Il “Pacific Trash Vortex” così viene chiamato il vortice, iniziò a formarsi intorno agli anni 50 a causa della “North Pacific Subtropical Gyre” una lenta corrente oceanica che si muove in senso orario a spirale. Questa è un’area dove c’è poca vita animale di conseguenza poco trafficata da pescherecci, raramente trafficata da altre imbarcazioni e probabilmente per questo poco conosciuta.


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Una zuppa di plastica ci distruggerà
In un precedente articolo scrissi alcune considerazioni sull’uso dell’acqua minerale in bottiglie di plastica, evidenziandone l’insensatezza economica ed ecologica, per l’assurdo spreco di energia necessario per la produzione.
Scrivevo: “Per produrre le bottiglie di PET si consumano 2 Kg di petrolio per 1 Kg di plastica, si consuma gasolio per trasportarli allo stabilimento di imbottigliamento, altro gasolio per portarli a casa.Ogni trasporto delle bottiglie comporta un costo e consumo di combustibili fossili, che emettono C02 e polveri sottili, incrementando l’effetto serra e inquinando l’aria. L’acqua del rubinetto non ci costa praticamente nulla, e a Rieti e’ la migliore d’Italia. Invece usiamo quella in bottiglia e una famiglia di 4 persone spende fino a 700 euro all’anno per questa assurdita’.”

Non sapevo che ci fossero anche conseguenze assai peggiori. Scoperta quasi per caso nel 1997 da un ricco giovane americano, Charles Moore, durante una gara di yacht nell’Oceano Pacifico, una enorme isola di rifiuti di plastica, appena sotto il pelo dell’acqua, si estende dal largo della California fino quasi al Giappone:



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Ero circondato dalla plastica, giorno e notte, a migliaia di miglia nautiche da terra. Ogni volta che uscivo sul ponte a guardare, c’era della spazzatura che galleggiava. Non potevo credere ai miei occhi”. Come folgorato da quella visione, Charles Moore vendette l’azienda di famiglia e da allora usa le sue risorse economiche per studiare e localizzare la macchia di plastica. Il “mostro” ha una estensione pari a quella degli Stati Uniti, contiene plastica per un peso superiore a 100 milioni di tonnellate e raddoppiera’ la sua estensione nel giro di 10 anni. La plastica non e’ biodegradabile. Viene ridotta a pezzettini sempre piu’ piccoli dall’azione del sole. Il processo richiede fino a 500 anni. E a un certo punto i pezzettini assomigliano al plankton, di cui si cibano pesci e uccelli, che non sono in grado di distinguere la plastica dal cibo. La plastica e’ indigeribile e non apporta nutrienti. Ingerire plastica fa passare la fame agli animali. Negli uccelli causa un blocco delle migrazioni e della riproduzione. Alle tartarughe causa il blocco dell’intestino e impedisce di immergersi alla rierca di cibo. Un rapporto dell’ONU nel 2006 calcola che un milione di uccelli marini e oltre 100 milioni di pesci o mammiferi marini all’anno muoiano a causa dei detriti di plastica e che ogni miglio quadrato contenga almeno 46 mila pezzi di plastica galleggiante. Probabilmente inclusi un po’ di quei rifiuti che a Napoli nessuno sapeva piu’ dove gettare e la bottiglia vuota che distrattamente abbiamo buttato nel Velino, finita in mare e iniziato il suo lungo viaggio verso l’oceano. E noi continuiamo allegramente a utilizzare e buttare contenitori in plastica. Molti risponderanno dicendo che siamo una piccola provincia, con consumi limitati, e che certo non sono responsabili di quello che succede nel mondo. Allora facciamo un po’ di conti. La provincia conta 150.000 abitanti, che buttano in media 1 bottiglia di plastica al giorno, senza contare la plastica dei detersivi. In tutto fanno 54.750.000 bottiglie ogni anno. Messe in fila una dietro l’altra fanno 19.057 kilometri di bottiglie di plastica. La distanza fra Rieti e Sidney, in Australia. In 30 mesi ci si fa il giro del mondo. Ancora convinti che non abbiamo nessuna colpa? Questo e’ un punto fondamentale. Dobbiamo convincerci che quello che ognuno di noi fa e’ importante. Non possiamo cambiare gli altri, ma possiamo sforzarci di cambiare noi stessi. E nel processo cambiare il mondo. Riflettiamoci. E’ importante. E’ in gioco il nostro futuro e quello dei nostri figli. Finiamola con l’acqua minerale e compriamo i detersivi alla spina, usando lo stesso contenitore. E’ solo un primo passo di un lungo cammino. Ma l’importante e’ iniziare.



Non ho parole.......quà ci vuole i fatti :eek:

Re: Pacific Trash Vortex – isola di spazzatura nell’Oceano P

Inviato: 22/04/2011, 11:43
da Lòrisse910R
Jack ha scritto:Probabilmente non tutti sanno che nell’Oceano Pacifico approssimativamente fra il 135º e il 155º meridiano Ovest e fra il 35º e il 42º parallelo Nord esiste una chiazza o meglio isola di spazzatura galleggiante composta prevalentemente da plastica delle dimensioni che vanno approssimativamente da 700.000 km² fino a più di 10 milioni di km². Quest’area potrebbe contenere fino a 100 milioni di tonnellate di detriti.
Il “Pacific Trash Vortex” così viene chiamato il vortice, iniziò a formarsi intorno agli anni 50 a causa della “North Pacific Subtropical Gyre” una lenta corrente oceanica che si muove in senso orario a spirale. Questa è un’area dove c’è poca vita animale di conseguenza poco trafficata da pescherecci, raramente trafficata da altre imbarcazioni e probabilmente per questo poco conosciuta.


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Una zuppa di plastica ci distruggerà
In un precedente articolo scrissi alcune considerazioni sull’uso dell’acqua minerale in bottiglie di plastica, evidenziandone l’insensatezza economica ed ecologica, per l’assurdo spreco di energia necessario per la produzione.
Scrivevo: “Per produrre le bottiglie di PET si consumano 2 Kg di petrolio per 1 Kg di plastica, si consuma gasolio per trasportarli allo stabilimento di imbottigliamento, altro gasolio per portarli a casa.Ogni trasporto delle bottiglie comporta un costo e consumo di combustibili fossili, che emettono C02 e polveri sottili, incrementando l’effetto serra e inquinando l’aria. L’acqua del rubinetto non ci costa praticamente nulla, e a Rieti e’ la migliore d’Italia. Invece usiamo quella in bottiglia e una famiglia di 4 persone spende fino a 700 euro all’anno per questa assurdita’.”

Non sapevo che ci fossero anche conseguenze assai peggiori. Scoperta quasi per caso nel 1997 da un ricco giovane americano, Charles Moore, durante una gara di yacht nell’Oceano Pacifico, una enorme isola di rifiuti di plastica, appena sotto il pelo dell’acqua, si estende dal largo della California fino quasi al Giappone:



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Ero circondato dalla plastica, giorno e notte, a migliaia di miglia nautiche da terra. Ogni volta che uscivo sul ponte a guardare, c’era della spazzatura che galleggiava. Non potevo credere ai miei occhi”. Come folgorato da quella visione, Charles Moore vendette l’azienda di famiglia e da allora usa le sue risorse economiche per studiare e localizzare la macchia di plastica. Il “mostro” ha una estensione pari a quella degli Stati Uniti, contiene plastica per un peso superiore a 100 milioni di tonnellate e raddoppiera’ la sua estensione nel giro di 10 anni. La plastica non e’ biodegradabile. Viene ridotta a pezzettini sempre piu’ piccoli dall’azione del sole. Il processo richiede fino a 500 anni. E a un certo punto i pezzettini assomigliano al plankton, di cui si cibano pesci e uccelli, che non sono in grado di distinguere la plastica dal cibo. La plastica e’ indigeribile e non apporta nutrienti. Ingerire plastica fa passare la fame agli animali. Negli uccelli causa un blocco delle migrazioni e della riproduzione. Alle tartarughe causa il blocco dell’intestino e impedisce di immergersi alla rierca di cibo. Un rapporto dell’ONU nel 2006 calcola che un milione di uccelli marini e oltre 100 milioni di pesci o mammiferi marini all’anno muoiano a causa dei detriti di plastica e che ogni miglio quadrato contenga almeno 46 mila pezzi di plastica galleggiante. Probabilmente inclusi un po’ di quei rifiuti che a Napoli nessuno sapeva piu’ dove gettare e la bottiglia vuota che distrattamente abbiamo buttato nel Velino, finita in mare e iniziato il suo lungo viaggio verso l’oceano. E noi continuiamo allegramente a utilizzare e buttare contenitori in plastica. Molti risponderanno dicendo che siamo una piccola provincia, con consumi limitati, e che certo non sono responsabili di quello che succede nel mondo. Allora facciamo un po’ di conti. La provincia conta 150.000 abitanti, che buttano in media 1 bottiglia di plastica al giorno, senza contare la plastica dei detersivi. In tutto fanno 54.750.000 bottiglie ogni anno. Messe in fila una dietro l’altra fanno 19.057 kilometri di bottiglie di plastica. La distanza fra Rieti e Sidney, in Australia. In 30 mesi ci si fa il giro del mondo. Ancora convinti che non abbiamo nessuna colpa? Questo e’ un punto fondamentale. Dobbiamo convincerci che quello che ognuno di noi fa e’ importante. Non possiamo cambiare gli altri, ma possiamo sforzarci di cambiare noi stessi. E nel processo cambiare il mondo. Riflettiamoci. E’ importante. E’ in gioco il nostro futuro e quello dei nostri figli. Finiamola con l’acqua minerale e compriamo i detersivi alla spina, usando lo stesso contenitore. E’ solo un primo passo di un lungo cammino. Ma l’importante e’ iniziare.



Non ho parole.......quà ci vuole i fatti :eek:
AVEVO POSTATO QUALCOSA ANCHE IO QUALCHE TEMPO Fà!!!
devo dire jack che non ha riscosso molto successo il mio Tread.
:roll: Se lo trovo lo linko!


eccolo!
http://www.revlimiter.it/phpbb3/viewtop ... spazzatura

Re: Pacific Trash Vortex – isola di spazzatura nell’Oceano P

Inviato: 22/04/2011, 12:45
da dario
si devono prendere subito provvedimenti, ma il problema e': come fare a ripulire l'oceano da tutta quella melma?

Ci vorrebbe una flotta di navi gigantesche con delle reti a strascico idonee che raccolgano tutto, ma la macchia e' cosi' grande che sembra quasi impossibile

Re: Pacific Trash Vortex – isola di spazzatura nell’Oceano P

Inviato: 22/04/2011, 13:51
da RIO
Assurdo,nn lo sapevo. Che schifo,stiamo distruggendo un pianeta in tutti i sensi

Re: Pacific Trash Vortex – isola di spazzatura nell’Oceano P

Inviato: 22/04/2011, 13:56
da kick 67
e adesso arriverà anche tutto quello che è finito in mare in Giappone dopo il maremoto...... :(

Re: Pacific Trash Vortex – isola di spazzatura nell’Oceano P

Inviato: 22/04/2011, 14:35
da Frankie
Visto che c'è già aperto quello di Lorenzo chiudo questo :)

Re: le tre erre...

Inviato: 22/04/2011, 14:40
da Jack
Ciao Alle , il titolo di questo post non si capisce una mazza di quello che si sta parlando.

Caso mai cambialo e unisci i commenti.



Ci ritrveremo a nuotare così







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