Pagina 2 di 2
Inviato: 18/07/2008, 17:27
da marj
Frankie ha scritto:Si può eccome, si può semplicemente ricordare e basta, come hanno fatto gli altri!!!!
mi dispiace...su queste cose non scherzo...e non faccio l'ipocrita e non riesco nemmeno a ricordare come una ricorrenza dovuta come fanno i papaveri...spiace....molto spiace..

Inviato: 18/07/2008, 17:32
da Frankie
Manco io scherzo marj, se non ci riesci basta che non leggere questo post, semplice!!!
Inviato: 18/07/2008, 17:43
da brutale 910 s
Inviato: 18/07/2008, 18:07
da Frankie
Bellissimo, non c'è da aggiungere altro
Inviato: 18/07/2008, 18:20
da Dillon
mi permetto solo di puntualizzare che oggi è la ricorrenza della strage di via D'Amelio e non di Capaci come detto in apertura.
Non lo dico io lo dice la storia.
La Strage di Capaci (chiamato in siciliano "l'attentatuni") fu un attentato mafioso in cui il 23 maggio 1992, sull'autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci (ma in territorio del comune di Isola delle Femmine) e a pochi chilometri da Palermo, persero la vita il giudice antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, anch'ella magistrato, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro.
Gli esecutori materiali del delitto furono almeno cinque uomini (tra cui Giovanni Brusca, che fu la persona che fisicamente azionò il telecomando da grande distanza al momento del passaggio dell'auto blindata del giudice, che tornava da Roma), i quali avevano riempito di tritolo un tunnel che avevano scavato sotto l'autostrada (per assicurarsi la buona riuscita del delitto, ne misero circa 500 kg) nel tratto che collega l'aeroporto di Punta Raisi (oggi "Aeroporto Falcone-Borsellino") al capoluogo siciliano. A tutt'oggi sono conosciuti soltanto i nomi degli esecutori materiali della strage, poiché le indagini mirate a scoprire i mandanti ed eventuali intrecci di natura politica non hanno prodotto risultati significativi.
La strage di Capaci ha segnato una delle pagine più tragiche della lotta alla mafia ed è strettamente connessa al successivo attentato di cui rimase vittima il giudice Paolo Borsellino, amico e collega di Falcone.
La Strage di via d'Amelio fu un attentato di stampo mafioso operato il 19 luglio 1992 a Palermo in cui persero la vita il giudice antimafia Paolo Borsellino e la sua scorta. L'attentato segue di pochi mesi quello contro l'altro giudice Giovanni Falcone, segnando uno dei momenti più tragici nella lotta alla mafia.
Una Fiat Panda celeste imbottita di tritolo, e non una Fiat 126 come erroneamente dichiarò la stampa radicando nell'immaginario collettivo un'imprecisione che purtroppo ha trovato spazio anche nella rappresentazione televisiva e cinematografica di questo evento, esplose in Via d'Amelio, strada in cui viveva la madre di Borsellino, dalla quale quella domenica il giudice si era recato in visita.
A detta degli agenti di scorta via d'Amelio era una strada pericolosa, tanto che era stato anche chiesto di mettere una zona di rimozione davanti alla casa: la richiesta però non fu accolta dal comune di Palermo.
Oltre a Paolo Borsellino morirono gli agenti di scorta Agostino Catalano (caposcorta), Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cusina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto è Antonino Vullo. La bomba venne radiocomandata a distanza ma ancora oggi non si è fatta chiarezza su come venne organizzata la strage, nonostante il giudice sapesse di un carico di esplosivi arrivato a Palermo appositamente per lui.
C'è, inoltre, un particolare più inquietante di tutti gli altri: l'agendina rossa di Borsellino non venne ritrovata, probabilmente sottratta da qualche investigatore giunto tra i primi sul posto.
A pochi giorni dal 15° anniversario dalla strage, la Procura di Caltanissetta ha aperto un nuovo fascicolo per scoprire se persone legate agli apparati deviati dei servizi segreti possano avere ricoperto un ruolo nella strage.
Inviato: 18/07/2008, 18:45
da marj
Grazie Dillon
Inviato: 18/07/2008, 19:06
da MrNico
Peccato che proprio oggi qualcuno, che non ricorda, ha definito la magistratura una cloaca! Credo superfluo ogni commento
Inviato: 18/07/2008, 19:10
da MrNico
Non voglio buttare benzina sul fuoco ma sentito quanto ho riferito sopra è molto difficile separare l' episodio dalla politica. Credo di non avere superato nessun limite e chiudo subito.
Inviato: 18/07/2008, 19:14
da PZZMRCF4
Io ci butto dell'acqua, visto che il ricordo c'è e deve rimanere, lo chiudo quì
