Re: TUTTO SUL CAMPIONATO DI CALCIO 2011-2012
Inviato: 09/03/2012, 0:13
Quel vergognoso striscione su Pessotto: uno stadio da chiudere. Ma non lo faranno
di FABRIZIO BOCCA
Penso che il calcio italiano si stia ormai trasformando in una fogna a cielo aperto. In appena tre giorni siamo passati dagli insulti razzisti a Juan e Diakité nel derby di Roma a un immondo e vergognoso striscione a Bologna, contro Gianluca Pessotto. Mi chiedo che cosa passi nella mente di delinquenti che si permettono di esporre uno striscione di tal fatta: “Pessotto simulatore, si è buttato o era rigore”. Per fortuna gli spettatori che stavano vicino – mi informano – si sono adoperati per farlo rimuovere subito. In ogni caso un atto del genere, come molti altri del resto, non è assolutamente tollerabile. Se solo una giustizia esistesse – ma quella sportiva è morta e sepolta, visto come si è codardamente comportata dopo i buu razzisti di domenica – colpirebbe in maniera spietata una società che ha permesso che si mostrasse al mondo una vergogna del genere. Non solo chiuderei la curva, ma chiuderei lo stadio per almeno una giornata. Affinché tutti prendano finalmente coscienza di quanto avviene dentro gli stadi, ormai una vera e propria palestra d’odio. Ma ovviamente la pilatesca giustizia sportiva di una Federcalcio che non si prende mai la responsabilità di nulla (e di una Lega di serie A capace solo di parlare di soldi e mai di queste cose ben più importanti), non lo farà.
PS – E infatti il giorno dopo ecco puntuale il comunicato di un giudice sportivo che non sa nulla. Ma il presidente della Federcalcio non ha alcun potere di richiamare l’attenzione degli organi di giustizia sportiva su avvenimenti del genere? E il Coni su queste cose non dice mai niente? No, non dicono mai niente. Per non disturbare nessuno.
di FABRIZIO BOCCA
Penso che il calcio italiano si stia ormai trasformando in una fogna a cielo aperto. In appena tre giorni siamo passati dagli insulti razzisti a Juan e Diakité nel derby di Roma a un immondo e vergognoso striscione a Bologna, contro Gianluca Pessotto. Mi chiedo che cosa passi nella mente di delinquenti che si permettono di esporre uno striscione di tal fatta: “Pessotto simulatore, si è buttato o era rigore”. Per fortuna gli spettatori che stavano vicino – mi informano – si sono adoperati per farlo rimuovere subito. In ogni caso un atto del genere, come molti altri del resto, non è assolutamente tollerabile. Se solo una giustizia esistesse – ma quella sportiva è morta e sepolta, visto come si è codardamente comportata dopo i buu razzisti di domenica – colpirebbe in maniera spietata una società che ha permesso che si mostrasse al mondo una vergogna del genere. Non solo chiuderei la curva, ma chiuderei lo stadio per almeno una giornata. Affinché tutti prendano finalmente coscienza di quanto avviene dentro gli stadi, ormai una vera e propria palestra d’odio. Ma ovviamente la pilatesca giustizia sportiva di una Federcalcio che non si prende mai la responsabilità di nulla (e di una Lega di serie A capace solo di parlare di soldi e mai di queste cose ben più importanti), non lo farà.
PS – E infatti il giorno dopo ecco puntuale il comunicato di un giudice sportivo che non sa nulla. Ma il presidente della Federcalcio non ha alcun potere di richiamare l’attenzione degli organi di giustizia sportiva su avvenimenti del genere? E il Coni su queste cose non dice mai niente? No, non dicono mai niente. Per non disturbare nessuno.