notte nella jungla
Inviato: 30/03/2010, 10:31
beh, procediamo con ordine...
ritarata a bangalore l' enfield che lascero' in seguito a goa all'amico che mi ha organizzato la cosa con il concessionario, munito di mappa e zaino contenente qualche cambio di vestiario, dopo qualche difficolta' per uscire dalla citta', imbocco la strada x mysore.
durante questa tappa di circa 180 km, ho previsto una sosta a srirangapatna dove sorge un antico tempio gianista con la piu' alta statua monolitica in india dedicata a brama.
la strada nn e' male per gli standard indiani e riesco a tenere una media di 50 km/h.
arrivo al tempio alle 14 circa, l'orario meno consono per scalare i 640 scalini che portano alla statua in cima alla collina, la temperatura e' approssimativamente
38/40gradi.
dopo aver mangiato un'insalata di pollo al curry accompagnata da una king fisher(ottima birra locale), verso le 16,30 mi rimetto in cammino per mysore.
il caldo opprimente mi costringe a fermarmi ogni mezz'ora per bere e riposarmi sotto i grandi alberi di sandalo che costeggiano la strada.
durante il tragitto a circa una 30tina di km dalla destinazione il motore della mia bullet 500 incomincia a singhiozzare come se nn arrivasse benzina al carburatore finche' si spegne definitivamente.
accosto e metto la moto sul cavalletto per capire cosa puo' essere successo.
problemi meccanici sono da escludere, il motore girava perfettamente e nn ho avvertito nessuna vibrazione o rumore sospetto provenire dal motore.
controllo quindi i cavi della batteria e quelli del blocchetto di accensione e paiono tutti a posto.
smonto la candela e controllo tenendola inserita nella pipetta appoggiata al cilindro se fa scintilla agendo sulla pedivella d'accensione: niente corrente.
c...o, incomincio a preoccuparmi perche' sta tramontando il sole e su questo short cut che mi hanno consigliato di fare da srirangapatna a mysore non passa quasi nessuno, solo qualche rara corriera e qualche carro trainato da bufali con sopra contadini che tornano dai campi e che nn parlano una parola d'inglese.
decido di proseguire spingendo la moto nella speranza di arrivare ad un villaggio.
percorsi 3/4 km, esausto e demoralizzato decido di fermarmi, ormai e' buio pesto.
non so perche' ma il buio in india e' veramente buio, nn una luce neppure in lontananza e in cielo c'e' solo una piccola mezzaluna orrizzontale che nn illumina
per nulla.
guardo l'orologio che segna le 20, intorno solo fitta vegetazione di ogni tipo, palme, canne, grandi alberi con liane penzolanti ed erba alta.
cerco il miglior posto per passare la notte, una piccola radura sotto un enorme baniano.
spingo la moto accanto a me e dallo zaino estraggo una sari che mi servira' da giaciglio, acqua ne ho e frutta pure, sigarette poi, addirittura una stecca il caldo e' meno opprimente e non me la prendo piu' di tanto.
un po di filosofia nell'accettare le cose e' d'obbligo da queste parti, d'altronde nn ho impegni per la serata.
fumo una marlboro guardando il cielo, intorno a me si sentono i classici rumori della notte, grilli di almeno 20 kg a giudicare dall'intensita' del loro canto accompagnano i miei pensieri sul prosieguo del viaggio, finche' proveniente dalle mie spalle un suono doppio, simile all'antifurto delle auto americane che si vedono nei films mi fa quasi collassare dallo spavento...
che ..azzo e'?
ancora quel doppio suono KIUK...KIUK questa volta proveniente dalla mia destra mi fa accapponare la pelle.
i miei occhi si sono abituati all'oscurita' ma intorno a me nn vedo altro che l'erba alta e la cima delle canne piegarsi dal vento.
KIUK...KIUK.. ho la pelle d'oca alta un metro.
che animale sara'?
inizio a farmi milla films, penso a tutti gli animali feroci del creato finche' ad una ventina di metri da me vedo un'ombra scura sparire velocemente tra l'erba alta.
sta cosa mi ha innervosito parecchio, probabilmente sara' stato un cinghiale, ne ho avvistati parecchi durante il giorno ai bordi della strada.
i miei sensi di colpo sembrano essersi centuplicati, adesso percepisco ogni piu' piccolo rumore.
anche i miei pensieri iniziano ad essere tutt'altro che sereni, mi viene immediatamente alla mente le teste di 2 tigri imbalsamate che erano in bella mostra nella sala del breakfast dell'albergo del giorno precedente.
sotto le teste, una targhetta d'ottone riportava: LE FEROCI TIGRI DI MYSORE.
fan culo, mi sono pure appena cosparso di balsamo di tigre per nn essere punto dagl'insetti, magari il balsamo e' stato ricavato da una tigre femmina in calore
e adesso un bel esemplare maschio di 300 kg mi sta cercando per trombare.
e se invece sopra il mio albero ci fosse un bel cobra reale che infesta l'india del sud??
ma i cobra di notte dormono? dovevo stare piu' attento ai programmi di national geographic.
KRA.. KRA..,KRAAAA... rana toro? toro rana?
ROI...ROI...ROI... marabu' affamati?
shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh.....il vento della notte agita le cime degli alberi.
fottuta india, odio la tua selvaticita'.
ma la moto, nn poteva fermarsi tra crema e pandino?
vinto dalla stanchezza mi addormento di botto.
forse pero' avrei preferito restare sveglio con le mie paranoie perche' sogno di spezzarmi tutti i denti mangiando una noce di cocco.
il bello e' che nell'incubo i denti che mi spezzo nn sono 32 ma centinaia e mi ritrovo la bocca piena di denti grandi quanto chicchi di riso che perdo correndo a cercare il mio dentista che naturalmente nn trovo perche' in vacanza.
fortumante ci pensa il sole a farmi uscire dalla tragedia, tutto sudato mi sveglio di colpo.
e' l'alba ma ci saranno gia' almeno 30 gradi.
la bullet e' ancora li che mi aspetta sul cavalletto centrale.
fisso lo zaino col ragno e mi appresto a spingere quando noto un cavo penzolare sotto il parafango posteriore.
guardo meglio, il lungo cavo nero con una mezzaluna di rame si e' staccato dal suo fermo probabilmente per le vibrazioni.
lo riattaco e giro il quadro, adesso arriva corrente.
cicchetto il carburatore, tiro l'aria e spingo la leva del decompressore facendo pressione sulla pedivella dopo aver trovato il punto morto.
VROOOM VROOOOOOM VROOOOOOOOOOMMMMMMMMMMM....
ma vaffanculova'!!!!!!!!!
riprendo il cammino.
un abbraccio.
bb
ritarata a bangalore l' enfield che lascero' in seguito a goa all'amico che mi ha organizzato la cosa con il concessionario, munito di mappa e zaino contenente qualche cambio di vestiario, dopo qualche difficolta' per uscire dalla citta', imbocco la strada x mysore.
durante questa tappa di circa 180 km, ho previsto una sosta a srirangapatna dove sorge un antico tempio gianista con la piu' alta statua monolitica in india dedicata a brama.
la strada nn e' male per gli standard indiani e riesco a tenere una media di 50 km/h.
arrivo al tempio alle 14 circa, l'orario meno consono per scalare i 640 scalini che portano alla statua in cima alla collina, la temperatura e' approssimativamente
38/40gradi.
dopo aver mangiato un'insalata di pollo al curry accompagnata da una king fisher(ottima birra locale), verso le 16,30 mi rimetto in cammino per mysore.
il caldo opprimente mi costringe a fermarmi ogni mezz'ora per bere e riposarmi sotto i grandi alberi di sandalo che costeggiano la strada.
durante il tragitto a circa una 30tina di km dalla destinazione il motore della mia bullet 500 incomincia a singhiozzare come se nn arrivasse benzina al carburatore finche' si spegne definitivamente.
accosto e metto la moto sul cavalletto per capire cosa puo' essere successo.
problemi meccanici sono da escludere, il motore girava perfettamente e nn ho avvertito nessuna vibrazione o rumore sospetto provenire dal motore.
controllo quindi i cavi della batteria e quelli del blocchetto di accensione e paiono tutti a posto.
smonto la candela e controllo tenendola inserita nella pipetta appoggiata al cilindro se fa scintilla agendo sulla pedivella d'accensione: niente corrente.
c...o, incomincio a preoccuparmi perche' sta tramontando il sole e su questo short cut che mi hanno consigliato di fare da srirangapatna a mysore non passa quasi nessuno, solo qualche rara corriera e qualche carro trainato da bufali con sopra contadini che tornano dai campi e che nn parlano una parola d'inglese.
decido di proseguire spingendo la moto nella speranza di arrivare ad un villaggio.
percorsi 3/4 km, esausto e demoralizzato decido di fermarmi, ormai e' buio pesto.
non so perche' ma il buio in india e' veramente buio, nn una luce neppure in lontananza e in cielo c'e' solo una piccola mezzaluna orrizzontale che nn illumina
per nulla.
guardo l'orologio che segna le 20, intorno solo fitta vegetazione di ogni tipo, palme, canne, grandi alberi con liane penzolanti ed erba alta.
cerco il miglior posto per passare la notte, una piccola radura sotto un enorme baniano.
spingo la moto accanto a me e dallo zaino estraggo una sari che mi servira' da giaciglio, acqua ne ho e frutta pure, sigarette poi, addirittura una stecca il caldo e' meno opprimente e non me la prendo piu' di tanto.
un po di filosofia nell'accettare le cose e' d'obbligo da queste parti, d'altronde nn ho impegni per la serata.
fumo una marlboro guardando il cielo, intorno a me si sentono i classici rumori della notte, grilli di almeno 20 kg a giudicare dall'intensita' del loro canto accompagnano i miei pensieri sul prosieguo del viaggio, finche' proveniente dalle mie spalle un suono doppio, simile all'antifurto delle auto americane che si vedono nei films mi fa quasi collassare dallo spavento...
che ..azzo e'?
ancora quel doppio suono KIUK...KIUK questa volta proveniente dalla mia destra mi fa accapponare la pelle.
i miei occhi si sono abituati all'oscurita' ma intorno a me nn vedo altro che l'erba alta e la cima delle canne piegarsi dal vento.
KIUK...KIUK.. ho la pelle d'oca alta un metro.
che animale sara'?
inizio a farmi milla films, penso a tutti gli animali feroci del creato finche' ad una ventina di metri da me vedo un'ombra scura sparire velocemente tra l'erba alta.
sta cosa mi ha innervosito parecchio, probabilmente sara' stato un cinghiale, ne ho avvistati parecchi durante il giorno ai bordi della strada.
i miei sensi di colpo sembrano essersi centuplicati, adesso percepisco ogni piu' piccolo rumore.
anche i miei pensieri iniziano ad essere tutt'altro che sereni, mi viene immediatamente alla mente le teste di 2 tigri imbalsamate che erano in bella mostra nella sala del breakfast dell'albergo del giorno precedente.
sotto le teste, una targhetta d'ottone riportava: LE FEROCI TIGRI DI MYSORE.
fan culo, mi sono pure appena cosparso di balsamo di tigre per nn essere punto dagl'insetti, magari il balsamo e' stato ricavato da una tigre femmina in calore
e adesso un bel esemplare maschio di 300 kg mi sta cercando per trombare.
e se invece sopra il mio albero ci fosse un bel cobra reale che infesta l'india del sud??
ma i cobra di notte dormono? dovevo stare piu' attento ai programmi di national geographic.
KRA.. KRA..,KRAAAA... rana toro? toro rana?
ROI...ROI...ROI... marabu' affamati?
shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh.....il vento della notte agita le cime degli alberi.
fottuta india, odio la tua selvaticita'.
ma la moto, nn poteva fermarsi tra crema e pandino?
vinto dalla stanchezza mi addormento di botto.
forse pero' avrei preferito restare sveglio con le mie paranoie perche' sogno di spezzarmi tutti i denti mangiando una noce di cocco.
il bello e' che nell'incubo i denti che mi spezzo nn sono 32 ma centinaia e mi ritrovo la bocca piena di denti grandi quanto chicchi di riso che perdo correndo a cercare il mio dentista che naturalmente nn trovo perche' in vacanza.
fortumante ci pensa il sole a farmi uscire dalla tragedia, tutto sudato mi sveglio di colpo.
e' l'alba ma ci saranno gia' almeno 30 gradi.
la bullet e' ancora li che mi aspetta sul cavalletto centrale.
fisso lo zaino col ragno e mi appresto a spingere quando noto un cavo penzolare sotto il parafango posteriore.
guardo meglio, il lungo cavo nero con una mezzaluna di rame si e' staccato dal suo fermo probabilmente per le vibrazioni.
lo riattaco e giro il quadro, adesso arriva corrente.
cicchetto il carburatore, tiro l'aria e spingo la leva del decompressore facendo pressione sulla pedivella dopo aver trovato il punto morto.
VROOOM VROOOOOOM VROOOOOOOOOOMMMMMMMMMMM....
ma vaffanculova'!!!!!!!!!
riprendo il cammino.
un abbraccio.
bb