Joe Jackson
Inviato: 17/03/2008, 11:35
Capita di stare diversi mesi, a volte anni, senza vedere un concerto, poi capita nel giro di una settimana di vederne due.
Ancora a Milano, anche questa volta piove e ancora alla Smeraldo.
Di nuovo al centro del palco un pianoforte, ma questa volta ha vicino un basso e una batteria.
Buio in sala ed entra il bassista seguito a breve dal batterista, dopo poco ecco un alto signore distinto con la faccia da ragazzo accomodarsi al piano.
Partono le note di Steppin out e via seguendo le emozioni di arrangiamenti dei vari pezzi “storici” di Night and Day e dei brani dell’ultimo lavoro Rain.
Quasi due ore di musica di alto livello che ha scaldato il pubblico, compreso un tributo a Duke Ellington, e chiuso da una emozionante “Slow Song” con abbandono in ordine inverso del palco fino a lasciare solo il suono del piano all’ultimo saluto.
Non l’avevo mai sentito dal vivo e devo dire che le divagazioni musicali sui pezzi sono incredibili e rendono unico lo spettacolo, cosa che dai dischi non si riesce a percepire fino in fondo.
Se vi capita……ve lo consiglio.
Ancora a Milano, anche questa volta piove e ancora alla Smeraldo.
Di nuovo al centro del palco un pianoforte, ma questa volta ha vicino un basso e una batteria.
Buio in sala ed entra il bassista seguito a breve dal batterista, dopo poco ecco un alto signore distinto con la faccia da ragazzo accomodarsi al piano.
Partono le note di Steppin out e via seguendo le emozioni di arrangiamenti dei vari pezzi “storici” di Night and Day e dei brani dell’ultimo lavoro Rain.
Quasi due ore di musica di alto livello che ha scaldato il pubblico, compreso un tributo a Duke Ellington, e chiuso da una emozionante “Slow Song” con abbandono in ordine inverso del palco fino a lasciare solo il suono del piano all’ultimo saluto.
Non l’avevo mai sentito dal vivo e devo dire che le divagazioni musicali sui pezzi sono incredibili e rendono unico lo spettacolo, cosa che dai dischi non si riesce a percepire fino in fondo.
Se vi capita……ve lo consiglio.
