qual è la vs professione?
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Re: qual è la vs professione?
Infatti è proprio questo il punto e cioè che gli Ingegneri non dovrebbero avere manualità perchè nascono progettisti e nella progettazione, di manuale c'è ben poco, però tutti, per definizione, si aspettano che un Ingegnere sappia fare tutto ma ovvio che così non è e non potrà mai essere, anche perchè, in un mondo diverso, la paga oraria di un laureato dovrebbe essere ben al di sopra di quella percepita da un diplomato per il semplice fatto che il diplomato dovrebbe limitarsi ad eseguire quello che il laureato ha progettato...ma questa è un'altra storia!!
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Re: qual è la vs professione?
Parole sagge....Giuliano ha scritto:Io, da alcuni anni, faccio il pensionato, ma quando lavoravo, dirigevo il Servizio Clienti, ero responsabile della qualità del prodotto in uscita dall'azienda e responsabile dello sviluppo dei nuovi prodotti di una nota azienda costruttrice di macchine automatiche per l'industria farmaceutica leader a livello mondiale e. negli anni, ho avuto a che fare con diversi Ingegneri o semplici laureati. Non me ne vogliano gli Ingegneri, ma la differenza maggiore tra Ing e semplici diplomati, è che se può essere vero che un semplice perito rispetto ad un Ing. ha una conoscenza meno approfondita di alcuni concetti, ha però un'esperienza pratica superiore maturata in applicazioni pratiche (officina meccanica od elettrica) o sul campo (lavoro...) che l'Ing. non ha e non potrà maturare se non nel tempo e sulla sua pelle commettendo errori ed imparando da questi (se ha sufficente umiltà per farlo..). Già esiste una differenza enorme tra Ing. (neolaureati...) provenienti dai licei (estremamente teorici) e quelli che provengono dagli Istituti Tecnici i quali hanno conoscenze di base ovviamente analoghe ai Periti e gli manca solo un poco di pratica in più. Sostanzialmente, a parte che esistono cime ed incapaci su entrambi i versanti i settori aldilà del titolo di studio, un Ing. comincia a diventare una figura professionale all'altezza del suo Titolo, solo dopo una certa età/esperienza.
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Re: qual è la vs professione?
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produco e distribuisco mangimi per animali da allevamento
... la laurea... odio quando si presentano "Dottor... o Dottoressa"... il nostro bagaglio culturale nel mio caso almeno, dipende più che dalla mia laurea, dalle mie passioni, dai miei interessi, da quello che ho letto, ascoltato e visto in giro per il mondo... oserei dire che dipende dalla sensibilità di ognuno di noi... studiare aiuta a poter affrontare e risolsolvere i problemi con maggiore razionalità ed efficacia ed è ovvio che quello che si impara lo si dimentica col passare degli anni... resta qualcosa, cioè "quel saper dove mettere le mani" quando se ne presenta l'occasione
sapete con quanta gente laureata ho avuto a che fare e a cui avrei dato un "bel calcio in c"... o perchè ignorante o perchè non dotata di alcun senso pratico??? ... e da quante persone ho appreso che pur non essendo laureate, era come se ne avessero 10 di lauree???...
detto questo e fatta eccezione per alcuni casi... che cosa è l'università in Italia se non un esamificio... ma a questo punto si aprirebbe una discussione sull'istruzione in generale...
detto questo, fatte alcune eccezioni cosa è l'università in Italia?
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... la laurea... odio quando si presentano "Dottor... o Dottoressa"... il nostro bagaglio culturale nel mio caso almeno, dipende più che dalla mia laurea, dalle mie passioni, dai miei interessi, da quello che ho letto, ascoltato e visto in giro per il mondo... oserei dire che dipende dalla sensibilità di ognuno di noi... studiare aiuta a poter affrontare e risolsolvere i problemi con maggiore razionalità ed efficacia ed è ovvio che quello che si impara lo si dimentica col passare degli anni... resta qualcosa, cioè "quel saper dove mettere le mani" quando se ne presenta l'occasione
sapete con quanta gente laureata ho avuto a che fare e a cui avrei dato un "bel calcio in c"... o perchè ignorante o perchè non dotata di alcun senso pratico??? ... e da quante persone ho appreso che pur non essendo laureate, era come se ne avessero 10 di lauree???...
detto questo e fatta eccezione per alcuni casi... che cosa è l'università in Italia se non un esamificio... ma a questo punto si aprirebbe una discussione sull'istruzione in generale...
detto questo, fatte alcune eccezioni cosa è l'università in Italia?


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Re: qual è la vs professione?
Magari avrai pure ragione. Personalmente la laurea mi è servita eccome!
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Re: qual è la vs professione?
semplice ed umile falegname. in una piccola ditta che produce serramenti.
attualmente faccio il posatore. ma ho lavorato 7 anni in produzione.....
mi raccomando, se avete bisogno di serramenti, porte ecc. ecc.....ricordatevi di me!!!!
un po' di pubblicità non fa mai male!!!!
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- Giuliano
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Re: qual è la vs professione?
No, mi spiace, ma non è questo il punto, la manualità sicuramente non serve nella progettazione, ma la conoscenza pratica del come si monta una cosa e cosa deve fare, serve eccome altrimenti se non sai cosa deve fare, come deve farlo e come si possa montare quello che progetti, che razza di progetto tiri fuori?TheNext ha scritto:Infatti è proprio questo il punto e cioè che gli Ingegneri non dovrebbero avere manualità perchè nascono progettisti e nella progettazione, di manuale c'è ben poco, però tutti, per definizione, si aspettano che un Ingegnere sappia fare tutto ma ovvio che così non è e non potrà mai essere, anche perchè, in un mondo diverso, la paga oraria di un laureato dovrebbe essere ben al di sopra di quella percepita da un diplomato per il semplice fatto che il diplomato dovrebbe limitarsi ad eseguire quello che il laureato ha progettato...ma questa è un'altra storia!!
Era quella la differenza alla quale mi riferivo, la progettazione non è fine a se stessa, deve servire a qualcosa e se non conosci la materia, come fai a fare un progetto?
Mi ricordo quando assumemmo come capo UT un Ing. che si prefisse di aumentare la produzione di una macchina riempitrice di capsule di gelatina; io gli dissi che non era possibile, ma lui, forte delle sue conoscenze, fece una botta di calcoli e fece fare dei pezzi, poi un giorno tutto raggiante venne da mè con aria di sfida e mi disse di andare a vedere la macchina che aveva modificato che in effetti aveva aumentato le battute/minuto del 30%. Gli dissi allora di mettere anche la polvere, perchè la macchina doveva mettere il farmaco/polvere dentro le capsule e quando lo fece, la macchina non ne riempiva nemeno una!
Riducendo la velocità a quella solita,la macchina invece andava benissimo. Questo per dire che tra tutto quello che aveva studiato all'università, sicuramente c'era anche la teoria secondo la quale un corpo immerso velocemente dentro ad un liquido o ad una polvere troppo velocemente sposta il prodotto anzichè caricarlo dentro al dosatore, ma lui non aveva tenuto conto di questo, o forse non lo sapeva.....
Sostanzialmente, quello che conta in azienda è quello che sai/che sai fare, non quanto hai studiato e se ci pensi un attimo ha una logica, se tu hai delle conoscenze specifiche su un determinato prodotto e non hai nessuna laurea, ad un'azienda servi di più di un neolaureato che di fatto non saprebbe fare nulla. L'esperienza vale molto di più della teoria anche perchè OK per la conoscenza, ma il saper identificare una relazione tra un problema tecnico ed una determinata teoria/soluzione, richiede esperienza e questa te la fai solo "sul campo".
Quanto alla storia dei guadagni, anche quella è subordinata al "quanto vali"; ci possono essere fior di Ingegneri che non valgono una cippa ed un modesti diplomati che ha una conoscenza immensamente superiore e quindi è più necessario all'azienda, tu se fossi il titolare dell'azienda chi pagheresti di più?
Senza rancore...........




- orlando
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Re: qual è la vs professione?
Allora premettendo che sono laureato con laurea triennale in ingegneria meccanica e adesso sto seguendo il corso di laurea specialistica in ingegneria gestionale secondo i vostri discorsi dovrei lasciar perdere e darmi subito al mondo del lavoro? Inoltre già che ci siamo chiudiamo anche tutte le università tanto non servono a nulla e così risparmiamo anche un po di quattrini....
Ovviamente i discorsi che avete fatto hanno anche un fondo di verità infatti appena si esce dalle università penso che un po di umiltà sia d'obbligo per capire il mondo esterno che è molto diverso da quello che viene spiegato visto che spesso nelle nostre università si vanno a fare solo grandi trattati teorici che con la pratica hanno poco a che fare però da qui a dire che l'utilità delle università è limitata ne passa.
Adesso secondo le mie esperienze nel settore universitario mi sento di dire che:
Nell’università tecnica che ho frequentato (Politecnico di Milano) non si facevano cose pratiche perché spesso le aziende non mettono a disposizione casi sui quali lavorare (parole dei professori che ho avuto) poiché sono gelose del loro lavoro e dei loro segreti e poi (sempre parole dei professori) sarebbero cose troppo complicate e vi mancano ancora queste x nozioni e non capireste a fondo. Allora uno dice: perché non fargli fare una cosa semplificata ma qui poi si ricadrebbe in un caso accademico non aderente alla realtà quindi le cose sono più complicate di quelle che sembrano.
Nelle facoltà più commerciale che frequento ora (sempre al polimi), al contrario, vengono presentati anche casi aziendali che permettono di capire meglio la realtà però in questo settore il grande vantaggio di quella che viene considerata una tra le migliori università italiane del settore commerciale (Bocconi) sta proprio nel fatto che loro sono molto a contatto con le aziende e permettono agli studenti di fare lavori con queste aziende.
Tuttavia molti dei soggetti che escono dall’università appena citata si piazzano sul mondo del lavoro e iniziano a sputare sentenze e a dire quello non va bene va fatto così.... il che rende i neolaureati non molto apprezzati da chi lavora da anni in quel mondo.
Fortunatamente questo da noi viene assolutamente sconsigliato.
Ciò detto spero (visto il mazzo che mi sto facendo) di raccogliere qualcosa da questo pezzo di carta.
Ovviamente i discorsi che avete fatto hanno anche un fondo di verità infatti appena si esce dalle università penso che un po di umiltà sia d'obbligo per capire il mondo esterno che è molto diverso da quello che viene spiegato visto che spesso nelle nostre università si vanno a fare solo grandi trattati teorici che con la pratica hanno poco a che fare però da qui a dire che l'utilità delle università è limitata ne passa.
Adesso secondo le mie esperienze nel settore universitario mi sento di dire che:
Nell’università tecnica che ho frequentato (Politecnico di Milano) non si facevano cose pratiche perché spesso le aziende non mettono a disposizione casi sui quali lavorare (parole dei professori che ho avuto) poiché sono gelose del loro lavoro e dei loro segreti e poi (sempre parole dei professori) sarebbero cose troppo complicate e vi mancano ancora queste x nozioni e non capireste a fondo. Allora uno dice: perché non fargli fare una cosa semplificata ma qui poi si ricadrebbe in un caso accademico non aderente alla realtà quindi le cose sono più complicate di quelle che sembrano.
Nelle facoltà più commerciale che frequento ora (sempre al polimi), al contrario, vengono presentati anche casi aziendali che permettono di capire meglio la realtà però in questo settore il grande vantaggio di quella che viene considerata una tra le migliori università italiane del settore commerciale (Bocconi) sta proprio nel fatto che loro sono molto a contatto con le aziende e permettono agli studenti di fare lavori con queste aziende.
Tuttavia molti dei soggetti che escono dall’università appena citata si piazzano sul mondo del lavoro e iniziano a sputare sentenze e a dire quello non va bene va fatto così.... il che rende i neolaureati non molto apprezzati da chi lavora da anni in quel mondo.


Ciò detto spero (visto il mazzo che mi sto facendo) di raccogliere qualcosa da questo pezzo di carta.
Quando un uomo afferma che col denaro si può ottenere tutto, puoi esser certo che non ne ha mai avuto.
- Giuliano
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Re: qual è la vs professione?
Sia ben chiaro, una laurea serve sempre e nessuno ha detto che un Ing. sia uno sprovveduto che ha solo perso tempo a studiare cose che poi nel mondo del lavoro non servono a nulla, si parlava di neolauretati.orlando ha scritto:Allora premettendo che sono laureato con laurea triennale in ingegneria meccanica e adesso sto seguendo il corso di laurea specialistica in ingegneria gestionale secondo i vostri discorsi dovrei lasciar perdere e darmi subito al mondo del lavoro? Inoltre già che ci siamo chiudiamo anche tutte le università tanto non servono a nulla e così risparmiamo anche un po di quattrini....
Ovviamente i discorsi che avete fatto hanno anche un fondo di verità infatti appena si esce dalle università penso che un po di umiltà sia d'obbligo per capire il mondo esterno che è molto diverso da quello che viene spiegato visto che spesso nelle nostre università si vanno a fare solo grandi trattati teorici che con la pratica hanno poco a che fare però da qui a dire che l'utilità delle università è limitata ne passa.
Adesso secondo le mie esperienze nel settore universitario mi sento di dire che:
Nell’università tecnica che ho frequentato (Politecnico di Milano) non si facevano cose pratiche perché spesso le aziende non mettono a disposizione casi sui quali lavorare (parole dei professori che ho avuto) poiché sono gelose del loro lavoro e dei loro segreti e poi (sempre parole dei professori) sarebbero cose troppo complicate e vi mancano ancora queste x nozioni e non capireste a fondo. Allora uno dice: perché non fargli fare una cosa semplificata ma qui poi si ricadrebbe in un caso accademico non aderente alla realtà quindi le cose sono più complicate di quelle che sembrano.
Nelle facoltà più commerciale che frequento ora (sempre al polimi), al contrario, vengono presentati anche casi aziendali che permettono di capire meglio la realtà però in questo settore il grande vantaggio di quella che viene considerata una tra le migliori università italiane del settore commerciale (Bocconi) sta proprio nel fatto che loro sono molto a contatto con le aziende e permettono agli studenti di fare lavori con queste aziende.
Tuttavia molti dei soggetti che escono dall’università appena citata si piazzano sul mondo del lavoro e iniziano a sputare sentenze e a dire quello non va bene va fatto così.... il che rende i neolaureati non molto apprezzati da chi lavora da anni in quel mondo.Fortunatamente questo da noi viene assolutamente sconsigliato.
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Ciò detto spero (visto il mazzo che mi sto facendo) di raccogliere qualcosa da questo pezzo di carta.
Nel tempo, quella laurea darà loro vantaggi ed allora chi ha i numeri potrà trarre il giusto profitto da quel "pezzo di carta", ma un neolaureato sostanzialmente è uno che deve ancora imparare molto e sicuramente non è in grado di insegnare nulla a chi lavora già da tempo ed allora non può aspettarsi chissà quali considerazioni e/o retribuzioni.
Nel mondo del lavoro, vale essenzialmente la professionalità/il saper fare; bisogna essere modesti ed essere capaci di aspettare; quanti vecchi infermieri "ne sanno" più di tanti Dottorini "freschi di laurea", però quei "dottorini" un giorno potranno diventare anche ottimi chirurghi e/o primari, ma debbono essere umili e saper aspettare, col tempo, cresceranno professionalmente.
Tu studia, il resto verrà da sè, ma non avere fretta e non credere che la laurea ti chissà quale corsia preferenziale, ti servirà sicuramente, ma nella vita bisogna sempre guadagnarsi tutto.




Re: qual è la vs professione?
Ho appena fatto da Tutor ad un laureando in ingegneria gestionale, cui ho fatto fare uno stage presso di noi per la sua tesi in Extreme PM (Project Manager), e lo ho seguito direttamente dato che oltre che occuparmi della mia azienda mi piace continuare a fare il tecnico (consulenze) ove possibile e compatibilmente con i miei impegni burocratici e non.
L'ho fatto assistere a 6 mesi di riunioni di vario tipo, gestione degli stakeholders, SAL/NEL, presentazioni e altro.
Se non avesse fatto questa esperienza sul campo, sarebbe ancora convinto, ad esempio, che un progetto possa mantenere un inizio ed una fine come da decisione iniziale presa e messa su GANTT o WBS.
Nell'esposizione della tesi ha mostrato quanto l'attuale conoscenza ialiana nel campo del PM sia inferiore al 30% della conoscenza internazionale nello stesso campo.
Questo perchè gli stessi docenti universitari non sanno di cosa stanno parlando, come dimostrato durante la sessione di tesi, in cui ho presenziato ed a cui i docenti hanno rivolto domande per capire il campo di applicazione della materia in alcuni esempi che sono stati riportati, come il progetto del Ponte sullo Stretto e quello del Tunnel della Manica.
Parlo di docenti emeriti della facoltà di ingegneria della Sapienza di Roma.
L'università non forma per le attuali esigenze, forma seguendo dettami preistorici, se non in rari casi di simbiosi con aziende che offrono stage formativi.
L'università aiuta a dare una forma mentis, ma se un diplomata già la ha e si butta nel mondo di lavoro, guadagna un gap di 6/7 anni che è difficilmente colmabile da un laureato.
L'ho fatto assistere a 6 mesi di riunioni di vario tipo, gestione degli stakeholders, SAL/NEL, presentazioni e altro.
Se non avesse fatto questa esperienza sul campo, sarebbe ancora convinto, ad esempio, che un progetto possa mantenere un inizio ed una fine come da decisione iniziale presa e messa su GANTT o WBS.
Nell'esposizione della tesi ha mostrato quanto l'attuale conoscenza ialiana nel campo del PM sia inferiore al 30% della conoscenza internazionale nello stesso campo.
Questo perchè gli stessi docenti universitari non sanno di cosa stanno parlando, come dimostrato durante la sessione di tesi, in cui ho presenziato ed a cui i docenti hanno rivolto domande per capire il campo di applicazione della materia in alcuni esempi che sono stati riportati, come il progetto del Ponte sullo Stretto e quello del Tunnel della Manica.
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L'università non forma per le attuali esigenze, forma seguendo dettami preistorici, se non in rari casi di simbiosi con aziende che offrono stage formativi.
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Virtute Siderum Tenus
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Re: qual è la vs professione?
Giuliano, fare polemica con te e costringerti a scrivere lunghi poemi è una cosa che non ha prezzo
Mi rendo perfettamente conto di essere un sentimentale, quindi credo che la conoscenza sia la chiave per una svolta ma attenzione a non confondere la conoscenza con lo stipendio perchè le due cose non vanno d'accordo. Pensate che i ricercatori hanno uno stipendio da fame e secondo voi perchè lo fanno? Perchè si sbattono in giro per il mondo a far conoscere le loro ricerche? Sicuramente non per i soldi. Tutta la tecnlogia di cui oggi disponiamo è frutto della ricerca e non della manovalanza. Da questo ragionamento si evince che la brava manovalanza, il bravissimo tecnico diplomato ecc. ecc. non avrebbero modo di esprimersi per mancanza della materia prima.
Una volta ho sentito parlare Zichichi in televisione e disse +o- così: capisco che tutto quello che stiamo facendo sotto il tunnel del Gran Sasso può sembrare inutile ma se oggi potete ascoltare quello che vi sto dicendo adesso è perchè cinquanta anni fa, in qualche laboratorio, qualcuno stava portando avanti una ricerca "inutile"!!
Il sapere è una cosa pura, poi si cerca di sfruttarlo per campare ma non deve essere vero il contrario, MAI!!


Mi rendo perfettamente conto di essere un sentimentale, quindi credo che la conoscenza sia la chiave per una svolta ma attenzione a non confondere la conoscenza con lo stipendio perchè le due cose non vanno d'accordo. Pensate che i ricercatori hanno uno stipendio da fame e secondo voi perchè lo fanno? Perchè si sbattono in giro per il mondo a far conoscere le loro ricerche? Sicuramente non per i soldi. Tutta la tecnlogia di cui oggi disponiamo è frutto della ricerca e non della manovalanza. Da questo ragionamento si evince che la brava manovalanza, il bravissimo tecnico diplomato ecc. ecc. non avrebbero modo di esprimersi per mancanza della materia prima.
Una volta ho sentito parlare Zichichi in televisione e disse +o- così: capisco che tutto quello che stiamo facendo sotto il tunnel del Gran Sasso può sembrare inutile ma se oggi potete ascoltare quello che vi sto dicendo adesso è perchè cinquanta anni fa, in qualche laboratorio, qualcuno stava portando avanti una ricerca "inutile"!!
Il sapere è una cosa pura, poi si cerca di sfruttarlo per campare ma non deve essere vero il contrario, MAI!!
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Re: qual è la vs professione?
TheNext ha scritto:Giuliano, fare polemica con te e costringerti a scrivere lunghi poemi è una cosa che non ha prezzo![]()
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Mi rendo perfettamente conto di essere un sentimentale, quindi credo che la conoscenza sia la chiave per una svolta ma attenzione a non confondere la conoscenza con lo stipendio perchè le due cose non vanno d'accordo. Pensate che i ricercatori hanno uno stipendio da fame e secondo voi perchè lo fanno? Perchè si sbattono in giro per il mondo a far conoscere le loro ricerche? Sicuramente non per i soldi. Tutta la tecnlogia di cui oggi disponiamo è frutto della ricerca e non della manovalanza. Da questo ragionamento si evince che la brava manovalanza, il bravissimo tecnico diplomato ecc. ecc. non avrebbero modo di esprimersi per mancanza della materia prima.
Una volta ho sentito parlare Zichichi in televisione e disse +o- così: capisco che tutto quello che stiamo facendo sotto il tunnel del Gran Sasso può sembrare inutile ma se oggi potete ascoltare quello che vi sto dicendo adesso è perchè cinquanta anni fa, in qualche laboratorio, qualcuno stava portando avanti una ricerca "inutile"!!
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Re: qual è la vs professione?
La conoscenza è una cosa che prescinde dal titolo di studio e nell'industria privata, per la verità, di solito è abbastanza collegata allo stipendio, comunque, durante la mia carriera professionale ho avuto a che fare con Ing. veramente notevoli (ma avevano tutti oltre 40-50 anni) e con altri più "ignoranti delle zecche" e la stessa cosa l'ho verificata anche con semplici diplomati. Ti posso assicurare che le differenze riscontrate derivavano sempre più dalla persona che non dal suo titolo di studio. Il vero punto di forza di una figura professionale è tenersi aggiornato ed avere "sete di conoscenza" e questa la può avere chiunque, basta aver voglia...............TheNext ha scritto:Giuliano, fare polemica con te e costringerti a scrivere lunghi poemi è una cosa che non ha prezzo![]()
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Mi rendo perfettamente conto di essere un sentimentale, quindi credo che la conoscenza sia la chiave per una svolta ma attenzione a non confondere la conoscenza con lo stipendio perchè le due cose non vanno d'accordo. Pensate che i ricercatori hanno uno stipendio da fame e secondo voi perchè lo fanno? Perchè si sbattono in giro per il mondo a far conoscere le loro ricerche? Sicuramente non per i soldi. Tutta la tecnlogia di cui oggi disponiamo è frutto della ricerca e non della manovalanza. Da questo ragionamento si evince che la brava manovalanza, il bravissimo tecnico diplomato ecc. ecc. non avrebbero modo di esprimersi per mancanza della materia prima.
Una volta ho sentito parlare Zichichi in televisione e disse +o- così: capisco che tutto quello che stiamo facendo sotto il tunnel del Gran Sasso può sembrare inutile ma se oggi potete ascoltare quello che vi sto dicendo adesso è perchè cinquanta anni fa, in qualche laboratorio, qualcuno stava portando avanti una ricerca "inutile"!!
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Re: qual è la vs professione?
Non sono per niente in accordo con te (sto cercando in tutti i modi di farti incazzare hihihi)!!Giuliano ha scritto:La conoscenza è una cosa che prescinde dal titolo di studio e nell'industria privata, per la verità, di solito è abbastanza collegata allo stipendio, comunque, durante la mia carriera professionale ho avuto a che fare con Ing. veramente notevoli (ma avevano tutti oltre 40-50 anni) e con altri più "ignoranti delle zecche" e la stessa cosa l'ho verificata anche con semplici diplomati. Ti posso assicurare che le differenze riscontrate derivavano sempre più dalla persona che non dal suo titolo di studio. Il vero punto di forza di una figura professionale è tenersi aggiornato ed avere "sete di conoscenza" e questa la può avere chiunque, basta aver voglia...............TheNext ha scritto:Giuliano, fare polemica con te e costringerti a scrivere lunghi poemi è una cosa che non ha prezzo![]()
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Mi rendo perfettamente conto di essere un sentimentale, quindi credo che la conoscenza sia la chiave per una svolta ma attenzione a non confondere la conoscenza con lo stipendio perchè le due cose non vanno d'accordo. Pensate che i ricercatori hanno uno stipendio da fame e secondo voi perchè lo fanno? Perchè si sbattono in giro per il mondo a far conoscere le loro ricerche? Sicuramente non per i soldi. Tutta la tecnlogia di cui oggi disponiamo è frutto della ricerca e non della manovalanza. Da questo ragionamento si evince che la brava manovalanza, il bravissimo tecnico diplomato ecc. ecc. non avrebbero modo di esprimersi per mancanza della materia prima.
Una volta ho sentito parlare Zichichi in televisione e disse +o- così: capisco che tutto quello che stiamo facendo sotto il tunnel del Gran Sasso può sembrare inutile ma se oggi potete ascoltare quello che vi sto dicendo adesso è perchè cinquanta anni fa, in qualche laboratorio, qualcuno stava portando avanti una ricerca "inutile"!!
Il sapere è una cosa pura, poi si cerca di sfruttarlo per campare ma non deve essere vero il contrario, MAI!!
All'Università si studiano cose che, se non la frequenti, non studierai mai e non capirai mai; potrai prendere atto che una cosa funziona in una certa maniera ma non saprai mai il perchè, quindi non potrai portare innovazione in nessun modo.
Per capire perchè una scheda video si siede quando gli attivi l'antialiasing devi aver fatto Teoria dei Segnali, per capire perchè i cavi dell'alta tensione hanno quel preciso andamento devi aver fatto Tecnica delle Alte Tensioni, per capire quale materiale utilizzare in un certo ambito devi aver fatto Scienze e Tecnologie dei Materiali; ho messo solo qualche esempio stupido....poi che un diplomato con 30 anni di esperienza lo sa già è ovvio ma non sa il perchè ed è questo aspetto che fa la vera differenza!!
La mia linea di pensiero è e rimarrà teorica in quanto non mi interessa minimamente quello che vuole un'azienda da un laureato; all'azienda deve bastare la sua flessibilità mentale che tanti anni di studio gli hanno regalato, poi tutto il resto è solo una questione di tempo; certo, ci sono capre che rimarranno tali ma questo fa parte della natura delle cose.
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Re: qual è la vs professione?
..insegnante istrurrore scuola guida.. 
