
Buffon, 6.5: canta l’inno con la carogna di uno a cui hanno appena rigato la portiera della Multipla. Tiene a galla gli azzurri con un miracolo su Hannibal, poi prende gol da Godin e parte la messa nera. Il capitano ci ha sempre messo la faccia, soprattutto tra le minne della D’Amico. GIGI UOMO VERO
Barzagli, 5.5: non serve a niente avere il fisico di Brock Lesnar se poi appena incontri uno che va più forte di te sembri l’inutile Chavo. Nel primo tempo si becca anche un tunnel da Suarez che poi cambierà fascia per evitare di essere schienato dopo una F5. WRESTLEMANIA
Bonucci, 6.5: supera la delusione per non aver trovato nemmeno un punto Snai in Amazzonia e rientra da titolare con una prestazione di grandissimo spessore. Cavani e Suarez non fanno paura e lui azzarda pure un sombrero a inizio partita. RADDOPPIO FACILE
Chiellini, 6: prendere la sufficienza ai Mondiali sapendo usare (male) un piede solo non è da tutti. Solita grinta e schiaffi a mano aperta in area piccola, se non facesse le scenate alla Antonio Zequila ogni volta che un attaccante gli chiede l’ora magari gli fischierebbero un fallo a favore ogni tanto. Bel gesto di Suarez che a fine partita gli riconsegna la clavicola in un pacco regalo. INCISIVO
De Sciglio, 5: Arévalo Rios lo scambia per Moreno e prova ad asportargli le corde vocali col cacciavite che tiene sotto il calzettone per le emergenze. Un peccato vedere uno tra i migliori talenti italiani bagnare l’esordio al Mondiale con una prestazione alla Reto Ziegler. STOP AL TELEVOTO
Darmian, 5.5: ha la scusante di trovare due pregiudicati sulla sua fascia. Dopo due partite in cui ha corso per gli altri 10 in campo era fisiologico che avesse un calo. Rimane comunque la miglior sorpresa del Mondiale dopo quella trovata Mirante sotto la gonna di “una” che si era portato in albergo la prima sera. SURGELATELO
Verratti, 7: si prende più rischi di Schettino appena vede un’isola ma risulta nettamente il migliore dei nostri. Prandelli ci deve ancora spiegare sotto l’effetto di quali sostanze abbia schierato quell’asciugatrice Whirlpool di Thiago Motta al posto suo contro la Costa Rica. SALGA A BORDO, c...o
(T.Motta, 5: entrare al 75′ e sembrare il più stanco della squadra non era facile. Si rende protagonista dell’unica azione pericolosa degli azzurri in tandem con Cassano ma essendo un ragazzo coerente sbaglia l’aggancio decisivo. ONESTO)
Pirlo, 6: gioca come sempre con la Vinavil sulle scarpe ma oggi ci aspettavamo qualcosa di più. Chiude la sua carriera in Nazionale con una sconfitta che non potrà mai cancellare la sua classe. A fine gara riunisce gli azzurri in spogliatoio per un discorso d’addio, ma il più commosso sembrava il barista dell’Hotel che aveva già ordinato due bocce di Nero d’Avola per il suo fabbisogno giornaliero. TIRAPACCHI
Marchisio, 5.5: finalmente gioca nel suo ruolo naturale ma la sua gara dura solo 50 minuti. Possiamo raccontarcela quanto vogliamo ma quel piede non cercava sicuramente il pallone, nonostante lui sia uno dei giocatori più corretti del nostro campionato. Brutta scenata di gelosia di Pirlo quando ha scoperto che al Principino avevano dato il rosso durante una partita mentre a lui nella borraccia avevano messo dello squallido rosè. SOTTO LA DOCCIA
Immobile, 5: la manovra dell’Italia sembra quella di un’anziana che parcheggia un Freemont in centro e lui finisce sempre in fuorigioco. A Torre Annunziata erano già pronte bombe carta e fuochi d’artificio per il primo gol di Ciro in Nazionale, verranno conservate e riutilizzate per la cessione di Inler. FUORI TEMPO MASSIMO
(Cassano, 5: era la sua ultima possibilità in Nazionale. Chiude questo Mondiale con una trentina di minuti in campo, una decina di kitammuort e un passaggio quasi riuscito in allenamento. THE END)
Balotelli, 4.5: dare tutta la colpa a lui è da codardi, ma l’unico movimento che fa è sul suo conto corrente per comprarsi una Ferrari Fucsia da far saltare in aria con i miniciccioli. Mario ha un potenziale tecnico mostruoso e potrebbe essere tranquillamente tra i primi 10 attaccanti al Mondo. Per lasciare un segno in Nazionale però bisogna essere prima di tutto un grande professionista: nel 2006 usciva Totti ed entrava in campo Del Piero, sostituivamo Toni con Inzaghi. Quando De Rossi e Buffon parlano di “figurine” si riferiscono chiaramente ad una sola persona, che per ora è solo un buon giocatore. Però si bomba Fanny. RIVOGLIAMO AMAURI IN NAZIONALE