Con tutto il rispetto per le tue idee ed opinioni, mi sembra che tu stia allargando un tantino la questione.rudymento ha scritto:"acquisto da parte del partito fascista tra il 1911 e il 1925 delle maggiori testate giornalistiche e grazie all’introduzione degli albi nel 1925. I quotidiani, dunque, presentavano, attuando una censura su cronache nere e di fallimenti economici, il periodo fascista come un modello storico di pace e moralita."Mariano ha scritto:Adesso, senza estremizzare, ma visto che abbiamo toccato il tasto, visto che si parlava di crimini, i miei nonni mi raccontavano che durante il ventennio le porte di casa si lasciavano aperte perché tanto nessuno andava a rubare. Come mai ? Forse si aveva paura delle conseguenze ? Anche adesso la gente dovrebbe aver paura di commettere reati, invece se ne frega perché tanto non vengono puniti !
quanto sopra è "storia" non sono parole mie e neanche dei soliti comunisti .
Forse chi aveva paura erano i giornalisti?
Rimaniamo con i piedi per terra: è un dato di fatto che in Italia la criminalità dilaga e spadroneggia tranquillamente. Una certa criminalità è un problema culturale. Altra è un problema di leggi troppo spesso inapplicate, o male applicate, o non adeguate.
Io penso che a mali estremi si debba ricorrere ad estremi rimedi, perchè di civile ed umano in certi "animali" non c'è nulla, se non l'aspetto fisico.