mambamarco ha scritto:6.3 e' anche la magnitudo che abbiamo subito noi a L'Aquila,anche se c'e' chi lo ha voluto per forza passare per 5.8
(cioe' Italia 5,8,resto del mondo 6.3)
A parte questo posso assicurare che le case non crollano solo perche' sono fatiscenti.Fondamentale e' il posizionamento su terreni piu' o meno consistenti, Ho visto ruderi restare in piedi intatti e palazzine di pochi anni in cemento armato venire giu' sbriciolati o seriamente danneggiati.Io credevo molto nel cemento armato,4,25 e ferro dimensionato per antisismicita' classe 1,ma ho dovuto ricredermi.Dove le onde sismiche si propagano meglio,cioe' nei terreni poco consistenti e non rocciosi,crolla qualsiasi cosa.
Spero solo che non capiti mai piu',o almeno non capiti dove crollerebbe di tutto,e chi l'Italia l'ha girata,sa di dove sto parlando.
Le onde che fanno cadere i manufatti sono le onde di LOVE , ovvero sono delle Sh , onde di taglio polarizzate orizzontalmente .
Il cemento armato resiste benissimo a compressione ma per niente a trazione , quindi in un complesso oscillatorio legato al propagarsi di sciami sismici dalle onde P - S - Love - e Rayleigh si capisce che il cemento , anche se armato, cede innescando complessi di linee di rottura dirette e coniugate .
Il terreno di fondazione piu' e competente (con modulo elastico elevato) e piu' si contrappone allo strain di taglio ( l'onda e' veloce ).
Nei terreni sciolti si assiste alla liquefazione del terreno con completo scompaginamento del substrato di appoggio delle fondazioni con conseguente cedimento dei terreni di fondazioni e cambiamento delle caratteristiche geotecniche ( densita , coesione limiti di Atterberg...etc).
Il meglio e' avere manufatti costruiti con materiali elastici (acciaio) con nodi a dissipazione dell' energia elastica con struttura a fungo ( vedi in Japan).
Qui in Italia quante strutture a fungo abbiamo?
Ecco perche' basse magnitudo devastano il territorio antropico!