Storia su due ruote
Inviato: 15/09/2007, 11:06
Comincio io a raccontare della mia:
Motociclista si nasce o si diventa?
Domanda di non facile risposta, probabilmente in alcuni di noi è latente uno spirito dueruotistico che aspetta solo di essere svegliato.
Ecco allora che ad un ventenne a cui non era mai fregato niente della moto, figlio di Motociclista (Rumi 125 sport e Guzzi airone sport 250) che però non ha mai visto il padre in moto ne i mezzi citati, improvvisamente si trova a fronteggiare una passione che lo accompagnerà per altri vent’anni e oltre.
Tutto per colpa dello studio……dover fare da Bareggio al parco Forlanini dove ha sede l’ISEF con un tempo medio, con mezzi o auto, di circa due ore portava alla decisione di acquistare una moto.
Soldi pochi quindi si sceglie un Benelli 125 2c di quinta mano in condizioni vergognose che solo grazie a un amico complice e ore di lavoro nel box hanno portato a condizioni presentabili.


La prima moto, gioie, dolori, grippaggi, carburazioni e la prima caduta (l’unica).
Affrontare pioggia, freddo, neve e ghiaccio con abbigliamento di fortuna (vedi aspetto economico di cui sopra) mette a dura prova la scelta fatta,
ma c’è anche qualcosa che solo la moto sa trasmettere, Passione.
Dopo qualche anno risparmiando riesco ad acquistare un “sogno” una Suzuki GSX550EF,

una moto vera, compagna di viaggi e vacanze che verrà affiancata per il traffico cittadino ad una Honda XL200PD (poche prestazioni ma tanta facilità e consumi irrisori).

Un ulteriore salto di qualità, che comporta la vendita di entrambe le moto, per passare ad un altro “sogno”.
Tra l’indecisione, Ducati 851, Honda VFR e BMW K100RS 16v,

la scelta ricade su quest’ultima che apre il mondo BMW che solo chi prova sa capire.
Anni e chilometri per farsi ammaliare da un’altra tedesca, una K1200RS un mostro di coppia guidabilità e confort.

Con gli anni aumenta anche la disponibilità economica e così, complice un concessionario a cui non si può rifiutare un acquisto vantaggioso a Km 0, alla “sportiva” viene affiancata una BELLA, e bella è proprio il termine giusto, R1200C cioè la risposta cruiser BMW ai vari Custom circolanti.

Ma cosè la passione senza colpi di testa?
Ecco che al salone di Milano 2001 mi appare l’MV F4.
Rapido ragionamento sulla quantità di uscite in coppia, sull’utilizzo delle borse, e considerato che il Cruiser rimane…….eppoi se non lo faccio a quarant’anni quando lo faccio.
Vendo il K1200RS per una F4, la moto forse più bella del panorama motociclistico.

Io la sfrutto al 20% del suo potenziale, ma chi se ne frega è comunque PIACERE ASSOLUTO.
Adesso però per i rapidi spostamenti in città e fuori il Cruiser è un po’ troppo largo e lungo e allora, a malincuore, l’ho appena sostituito con un BMW R1150R.

Siamo a Marzo 2004 strada ce ne ancora da fare e quindi probabilmente non è finita qui……
Eccoci a Maggio del 2005 e riesco a raggiungere, grazie ad un valido Complice, il sogno di una moto d'epoca.......una Lambretta 150 li del 1961.

Ma quando nelle sere d’estate mi trovo sotto un cielo stellato su una piccola strada sinuosa illuminata dal mio faro, con davanti a me solo le luci della strumentazione ho la conferma che la moto e le sensazioni che trasmette sono uniche.
Sono un motociclista?
Motociclista si nasce o si diventa?
Domanda di non facile risposta, probabilmente in alcuni di noi è latente uno spirito dueruotistico che aspetta solo di essere svegliato.
Ecco allora che ad un ventenne a cui non era mai fregato niente della moto, figlio di Motociclista (Rumi 125 sport e Guzzi airone sport 250) che però non ha mai visto il padre in moto ne i mezzi citati, improvvisamente si trova a fronteggiare una passione che lo accompagnerà per altri vent’anni e oltre.
Tutto per colpa dello studio……dover fare da Bareggio al parco Forlanini dove ha sede l’ISEF con un tempo medio, con mezzi o auto, di circa due ore portava alla decisione di acquistare una moto.
Soldi pochi quindi si sceglie un Benelli 125 2c di quinta mano in condizioni vergognose che solo grazie a un amico complice e ore di lavoro nel box hanno portato a condizioni presentabili.


La prima moto, gioie, dolori, grippaggi, carburazioni e la prima caduta (l’unica).
Affrontare pioggia, freddo, neve e ghiaccio con abbigliamento di fortuna (vedi aspetto economico di cui sopra) mette a dura prova la scelta fatta,
ma c’è anche qualcosa che solo la moto sa trasmettere, Passione.
Dopo qualche anno risparmiando riesco ad acquistare un “sogno” una Suzuki GSX550EF,

una moto vera, compagna di viaggi e vacanze che verrà affiancata per il traffico cittadino ad una Honda XL200PD (poche prestazioni ma tanta facilità e consumi irrisori).

Un ulteriore salto di qualità, che comporta la vendita di entrambe le moto, per passare ad un altro “sogno”.
Tra l’indecisione, Ducati 851, Honda VFR e BMW K100RS 16v,

la scelta ricade su quest’ultima che apre il mondo BMW che solo chi prova sa capire.
Anni e chilometri per farsi ammaliare da un’altra tedesca, una K1200RS un mostro di coppia guidabilità e confort.

Con gli anni aumenta anche la disponibilità economica e così, complice un concessionario a cui non si può rifiutare un acquisto vantaggioso a Km 0, alla “sportiva” viene affiancata una BELLA, e bella è proprio il termine giusto, R1200C cioè la risposta cruiser BMW ai vari Custom circolanti.

Ma cosè la passione senza colpi di testa?
Ecco che al salone di Milano 2001 mi appare l’MV F4.
Rapido ragionamento sulla quantità di uscite in coppia, sull’utilizzo delle borse, e considerato che il Cruiser rimane…….eppoi se non lo faccio a quarant’anni quando lo faccio.
Vendo il K1200RS per una F4, la moto forse più bella del panorama motociclistico.

Io la sfrutto al 20% del suo potenziale, ma chi se ne frega è comunque PIACERE ASSOLUTO.
Adesso però per i rapidi spostamenti in città e fuori il Cruiser è un po’ troppo largo e lungo e allora, a malincuore, l’ho appena sostituito con un BMW R1150R.

Siamo a Marzo 2004 strada ce ne ancora da fare e quindi probabilmente non è finita qui……
Eccoci a Maggio del 2005 e riesco a raggiungere, grazie ad un valido Complice, il sogno di una moto d'epoca.......una Lambretta 150 li del 1961.

Ma quando nelle sere d’estate mi trovo sotto un cielo stellato su una piccola strada sinuosa illuminata dal mio faro, con davanti a me solo le luci della strumentazione ho la conferma che la moto e le sensazioni che trasmette sono uniche.
Sono un motociclista?