Ieri mi arriva una famigerata cartolina verde, quelle che portano guai e pretendono soldi!
Mi arriva dalla Polizia Municipale di Reggio Emilia per un parcheggio in sosta vietata, con rimozione non effettuata per indisponibilità del carro attrezzi, della mia moto.
Questo in un luogo dove non ho messo piede, anzi ruote, e in un giorno in cui mi trovavo regolarmente al lavoro, e lo posso dimostrare tramite le regolari timbrature.
La moto manco a dirlo non si muove da casa, se non con me alla guida.
Nessun'altro in famiglia vi ha accesso, nè ne sarebbe in grado, e comunque Lei dal suo box non si è mossa.
Sulla lettera, perchè di tale si tratta e non di quei verbali che ahimè conosco, che si aprono come scatole cinesi tenute assieme dalla colla e iniziano con "Addì, giorno tal dei tali..", vi è soltanto scritto MOTOCICLO targa XXXXXXX e nessuna specifica.
Non il modello, la marca, niente, solo la targa e i miei dati quale proprietario.
Della decina di numeri telefonici della Polizia Municipale, a disposizione dalle 9 alle 12 all'ufficio Verbali, non un solo numero libero in tutta la mattinata.
La cifra richiesta non è molta, 48 euri circa, ma pagarli per la gloria di qualcun'altro mi provoca un cospiquo moto rotatorio ai gioielli.
E quel che è peggio, ovviamente, è pensare a chi potrebbe commettere chi sà che cosa, spacciandosi per me.
Spero di avere maggior fortuna domani a contattare la Municipale del luogo, e riuscire a sapere quale mezzo sfoggiava la mia targa sul di dietro, ma visto che la mia cammella proviene proprio da RE, dove l'ho acquistata da privato nel 2007, la cosa mi puzza non poco..
Se la targa è stata replicata sullo stesso modello di moto temo siano guai dimostrare che la mia moto era a casa, a 300km di distanza da dove mi si contesta l'infrazione.. e poi sto ceffo lo devono beccare.. altra incognita.. prima che ne combini altre, anche peggiori..

Mi tremano le chiappe.. bo.. qualche suggerimento?!

Grazie, anche per lo sfogo..