Il Cane è un membro della Famiglia? Sopprimere = amare?
Moderatori: MrNico, AntonioValenti, Arkuri, Coordinatori
Il Cane è un membro della Famiglia? Sopprimere = amare?
Il Cane è un membro della Famiglia?
E lo si può amare come tale?
E soprattutto, la soppressione può essere considerata un atto di rispetto, pietà, amore?
Da quando abbiamo Attila a casa, i suoi 2,5kg di iperattività di Pincher
di 2 anni sono diventati una presenza costante e irrinunciabile.
Al rientro dal lavoro, la sera sul divano davanti la TV, a spasso la domenica,
in auto per le commissioni, a tavola per cena, perfino la notte nel lettone, tanto da contenderci
i suoi atti comici del risveglio la mattina, quando stende "le braccine" per riemergere dal piumone e lo si può manovrare come un pupazzo.
Ho sempre avuto cani a casa, ma sempre in giardino, curati perlopiù dal mio Vecchio,
e nonostante vi fossi cresciuto assieme e sempre super affezionato, mi sono reso
conto soltanto vivendo assieme ora al nostro microbo pestifero,
quanto realmente sappiano dare, senza chiedere.
Adesso l'ultimo cane della "Giardino Generation" non sta molto bene.
E' un Espagneul Breton di 10 anni, amico di Attila e buono come un tozzo di pane,
ultimo di una generazione di cani da caccia con il quale si chiude (chiuderà, spero) una dinastia.
Difficile se non impossibile tenerlo in casa, anche solo un paio d'ore, in quanto mai stato
abituato a distinguere l'appartamento dal giardino, ed ora forse è troppo tardi.
E insomma mi accorgo durante le festività che Tell, questo il suo nome, non sta bene.
E il dubbio ha trovato purtroppo conferma nel parere del veterinario, noto a Verona per tentare
sempre l'impossibile, costi quel che costi (e non è così per dire vi assicuro) rispetto ad altri dall'iniezione fin troppo facile.
Perciò da una quindicina di giorni reggiamo il dolore di averlo visto dimagrire, perdere appetito,
e cambiare aspetto, tralasciando i particolari.
Avevo sentito storie di Cacciatori (Bracconieri più che altro) che non esitavano a sparare ai loro cani
in caso di malattia, e li avevo sempre bollati come assassini. Sapendo che grazie a Dio non tutti sono così.
Adesso mio malgrado mi trovo nella condizione di riconsiderare "l'iniezione" come un atto d'amore, rispetto e pietà.
Vederlo soffrire mi fa riconsiderare l'idea che addormentarsi, senza risveglio,
potrebbe essere qulacosa di diverso dal gesto cinico quale l'ho sempre considerato.
Ad ogni modo ho stretto un accordo sincero, in lacrime non mi vergogno ad ammettere, con il veterinario,
affinchè non vada oltre il rispetto del mio amico a quattro zampe, non confondendo perciò speranza con scommessa.
Non è mia intenzione affliggere nessuno, soltanto condividere l'esperienza che sto vivendo con una Community
che si è rivelata spesso amante degli animali almeno quanto delle moto, e che per esperienze vissute ha sempre
saputo dare ottimi consigli.
Grazie Ragazzi.
Un salutone e nonostante questo mio inizio, i miei migliori auguri per un 2009 magnifico.
E lo si può amare come tale?
E soprattutto, la soppressione può essere considerata un atto di rispetto, pietà, amore?
Da quando abbiamo Attila a casa, i suoi 2,5kg di iperattività di Pincher
di 2 anni sono diventati una presenza costante e irrinunciabile.
Al rientro dal lavoro, la sera sul divano davanti la TV, a spasso la domenica,
in auto per le commissioni, a tavola per cena, perfino la notte nel lettone, tanto da contenderci
i suoi atti comici del risveglio la mattina, quando stende "le braccine" per riemergere dal piumone e lo si può manovrare come un pupazzo.
Ho sempre avuto cani a casa, ma sempre in giardino, curati perlopiù dal mio Vecchio,
e nonostante vi fossi cresciuto assieme e sempre super affezionato, mi sono reso
conto soltanto vivendo assieme ora al nostro microbo pestifero,
quanto realmente sappiano dare, senza chiedere.
Adesso l'ultimo cane della "Giardino Generation" non sta molto bene.
E' un Espagneul Breton di 10 anni, amico di Attila e buono come un tozzo di pane,
ultimo di una generazione di cani da caccia con il quale si chiude (chiuderà, spero) una dinastia.
Difficile se non impossibile tenerlo in casa, anche solo un paio d'ore, in quanto mai stato
abituato a distinguere l'appartamento dal giardino, ed ora forse è troppo tardi.
E insomma mi accorgo durante le festività che Tell, questo il suo nome, non sta bene.
E il dubbio ha trovato purtroppo conferma nel parere del veterinario, noto a Verona per tentare
sempre l'impossibile, costi quel che costi (e non è così per dire vi assicuro) rispetto ad altri dall'iniezione fin troppo facile.
Perciò da una quindicina di giorni reggiamo il dolore di averlo visto dimagrire, perdere appetito,
e cambiare aspetto, tralasciando i particolari.
Avevo sentito storie di Cacciatori (Bracconieri più che altro) che non esitavano a sparare ai loro cani
in caso di malattia, e li avevo sempre bollati come assassini. Sapendo che grazie a Dio non tutti sono così.
Adesso mio malgrado mi trovo nella condizione di riconsiderare "l'iniezione" come un atto d'amore, rispetto e pietà.
Vederlo soffrire mi fa riconsiderare l'idea che addormentarsi, senza risveglio,
potrebbe essere qulacosa di diverso dal gesto cinico quale l'ho sempre considerato.
Ad ogni modo ho stretto un accordo sincero, in lacrime non mi vergogno ad ammettere, con il veterinario,
affinchè non vada oltre il rispetto del mio amico a quattro zampe, non confondendo perciò speranza con scommessa.
Non è mia intenzione affliggere nessuno, soltanto condividere l'esperienza che sto vivendo con una Community
che si è rivelata spesso amante degli animali almeno quanto delle moto, e che per esperienze vissute ha sempre
saputo dare ottimi consigli.
Grazie Ragazzi.
Un salutone e nonostante questo mio inizio, i miei migliori auguri per un 2009 magnifico.
Pier
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ke dire ...un cane un gatto un qualsiasi animale ke ti rende emozioni tanto forti è da considersi davvero un amico/parente...
fai quello che è meglio per tutti ...se tenerlo fino alla fine non ti darà ancor più dolere (nel vederlo consumarsi inesorabilmente) che sopprimerlo in un momento...tienilo fino alla fine e goditi ogni momento con lui
cmq sia fai quello che è meglio per te,senza pensare cosa dirà di te la gente..
coraggio...
fai quello che è meglio per tutti ...se tenerlo fino alla fine non ti darà ancor più dolere (nel vederlo consumarsi inesorabilmente) che sopprimerlo in un momento...tienilo fino alla fine e goditi ogni momento con lui
cmq sia fai quello che è meglio per te,senza pensare cosa dirà di te la gente..
coraggio...

Il 5 maggio 2008 ho dovuto prendere quella terribile decisione e far "addormentare " la mia Dolly, shitsu di 13 anni e mezzo che ha vissuto sempre attaccata a me , sempre dormito con me fin da quando aveva 3 mesi . Dopo due giorni di tremenda agonia e sofferenza la decisione di farla addormentare per mettere fine a quella agonia che l'avrebbe portata a una dolorosissima morte da li a un paio di giorni al massimo è stata una cosa tremenda, ancora oggi non riesco a farmene una ragione anche se non c'era assolutamente più niente che avrei potuto fare per tenerla ancora con me. Da quando se ne è andata , ormai 8 mesi e 8 giorni, non c'è sera che non vada a fargli un saluto sulla sua tomba in giardino prima di andare a dormire e questo è il mio modo per continuare a dirgli grazie per tutto l'affetto che mi ha dato negli ultimi 13 anni della mia e sua vita.
Purtroppo amare gli animali è anche arrivare, dopo aver tentato l'impossibile per salvarli, a prendere questa decisione che è la cosa più difficile e dolorosa ma anche l'ultimo gesto d'amore che possiamo dargli.
Purtroppo amare gli animali è anche arrivare, dopo aver tentato l'impossibile per salvarli, a prendere questa decisione che è la cosa più difficile e dolorosa ma anche l'ultimo gesto d'amore che possiamo dargli.
- PZZMRCF4
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Pier, mio malgrado ci sono passato più volte, e ti capisco
Per quanto mi riguarda è assolutamente un atto d'amore, tieni presente che gli animali, in genera, hanno un livello di sopportazione del dolore molto più alto rispetto a noi, quindi non è mai semplice capire la vera loro sofferenza, purtroppo.
Oggi uno delle mie due pesti, che vedi nella firma, ha 16 e 5 mesi, non è che ci veda molto e sente meno, lo si vede che invecchia e ogni giorno è un giorno in più, però al momento se la cava ancora bene, certo arriverà il momento della decisione, ma non si è mai pronti, è un membro della famiglia a tutti gli effetti, forza Pier.


Per quanto mi riguarda è assolutamente un atto d'amore, tieni presente che gli animali, in genera, hanno un livello di sopportazione del dolore molto più alto rispetto a noi, quindi non è mai semplice capire la vera loro sofferenza, purtroppo.

Oggi uno delle mie due pesti, che vedi nella firma, ha 16 e 5 mesi, non è che ci veda molto e sente meno, lo si vede che invecchia e ogni giorno è un giorno in più, però al momento se la cava ancora bene, certo arriverà il momento della decisione, ma non si è mai pronti, è un membro della famiglia a tutti gli effetti, forza Pier.


Ultima modifica di PZZMRCF4 il 13/01/2009, 20:02, modificato 1 volta in totale.

- stufy
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Mi dispiace moltissimo....
Non c'e che dire...quando vedi che muiono pian piano e li vedi soffrire anche se dura credo sia la scelta migliore....per loro....perche soffrono!!! Non ho mai capito quelli che riescono a spararare al loro cane....piuttosto la puntura.... anche perche sono convinta che loro percepiscono certe cose...sparargli no....è orrendo, io nn ce la farei mai!!! Io ho addormentato il mio gatto a 19 anni di eta.... e sono rimasta con lui fino alla fine coccolandolo....sono stata cosi male che nn me lo scordero mai per il resto della mia vita!!!! Il nostro cane diventa parte di noi...nel male a volte possiamo solo fargli del bene!!!
...

Non c'e che dire...quando vedi che muiono pian piano e li vedi soffrire anche se dura credo sia la scelta migliore....per loro....perche soffrono!!! Non ho mai capito quelli che riescono a spararare al loro cane....piuttosto la puntura.... anche perche sono convinta che loro percepiscono certe cose...sparargli no....è orrendo, io nn ce la farei mai!!! Io ho addormentato il mio gatto a 19 anni di eta.... e sono rimasta con lui fino alla fine coccolandolo....sono stata cosi male che nn me lo scordero mai per il resto della mia vita!!!! Il nostro cane diventa parte di noi...nel male a volte possiamo solo fargli del bene!!!

Diobò che bello!!!




Purtroppo sono scelte che accompagnano la nostra vita, nel bene e nel male. Nessuna persona riesce a veder soffrire un'altra persona, quando in particolare sa che non ci sono soluzioni al dolore.
Ergo, eutanasia senza ipocrisia. L'ho già fatto 2 volte a distanza di 15 anni l'una dall'altra per un pastore tedesco ed un bassotto, e lo rifarei.
Non si può vivere solo per soffrire, e quando non riesci più a gioire forse è meglio lenire.
Ergo, eutanasia senza ipocrisia. L'ho già fatto 2 volte a distanza di 15 anni l'una dall'altra per un pastore tedesco ed un bassotto, e lo rifarei.
Non si può vivere solo per soffrire, e quando non riesci più a gioire forse è meglio lenire.
Virtute Siderum Tenus
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- Località: Ponte a Egola

Furia dieci anni insieme a noi, poi in un mese se ne andata, le si formavano liquidi tra il cuore e la sacca che lo riveste .....
Ad un certo punto non riuscivo più a vederla soffrire, ed insieme a lei dal veterinario c'ero io, non le staccai gli occhi di dosso, non mi staccai da lei.
Adesso al solo ripensarci mi prende il mogone e le lacrime.
Ogni scelta è giusta in questi casi, ma cerchiamo di non essere egoisti per noi, quando l'unico verso di porre fine ad una sofferenza è quello.
- Frankie
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- Località: Modena
E' assolutamente un atto di amore, che però fà soffrire in un modo incredibile, ancora non mi sono ripreso da quando ho fatto fare la puntura al mio neanche un mese fà, prima di arrivare a quel punto avevo sempre pensato che nel caso fosse stato malissimo ed in condizioni pietose con qualità della vita pari a zero e poco tempo da viviere avrei deciso senza problemi per la soppressione, ma quando la situazione è precipitata mi sono reso conto di quanto "riempiva" , di quanto avrei perso, di quanto avrei sofferto oltre già al dolore presente per vederlo in quelle condizioni, ed allora ho esitato per 7 lunghissimi giorni, non ce la facevo ed era diventato una larva, ma nonostante questo quando mi guardava con i suoi occhioni mi dava comunque tantissimo, anche se penso che quello sguardo era una richiesta per non soffrire più....... ci sono stato malissimo e stò malissimo tutt'ora mentre scrivo queste 4 righe, mi manca come poche altre persone mi mancano e questo vuoto rimarrà a vita anche se probabilemente ne prenderò un'altro!!
Sò che ho fatto la cosa giusto, anzi sono stato un egoista perchè ho solo allungato la sua agonia, ma la decisione è stata veramente dura, durissima
Sò che ho fatto la cosa giusto, anzi sono stato un egoista perchè ho solo allungato la sua agonia, ma la decisione è stata veramente dura, durissima

passa ogni minuto della tua vita come fosse l'ultimo e pensa al futuro come se fossi immortale
- Molecolina
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- Iscritto il: 02/05/2007, 8:38
- Vero Nome: Mavy
- Località: toscana vicino a Pellopoli
- Contatta:
Nel 96 il mio cucciolo prese la filariosi...(pastore tedesco di 6 anni)
Provammo a curare,ma per vari motivi (tra cui l'imbecillità del veterinario che l'aveva scambiata e curata per settimane per tracheite) non ci fu scampo.
Io non me la sono sentita di farlo sopprimere.
Forse egoismo.
Forse masochismo visto che svenivo tutte le volte che lo portavo a fare il drenaggio..
Ma non ce l'ho fatta e me lo sono visto andar via piano piano.
Tornassi indietro forse prenderei un altra decisione.
Ma nel 96 ero piu govane...e anche per tutta un altra serie di cose... ci volevo sperare fino all'ultimo...Non mi volevo arrendere...
Provammo a curare,ma per vari motivi (tra cui l'imbecillità del veterinario che l'aveva scambiata e curata per settimane per tracheite) non ci fu scampo.
Io non me la sono sentita di farlo sopprimere.
Forse egoismo.
Forse masochismo visto che svenivo tutte le volte che lo portavo a fare il drenaggio..
Ma non ce l'ho fatta e me lo sono visto andar via piano piano.
Tornassi indietro forse prenderei un altra decisione.
Ma nel 96 ero piu govane...e anche per tutta un altra serie di cose... ci volevo sperare fino all'ultimo...Non mi volevo arrendere...
- Giuliano
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- Messaggi: 6343
- Iscritto il: 01/10/2006, 19:21
- Moto: Ducati Panigale V4S
- Località: Imola
Io credo che la vita andrebbe vissuta fino a quando ne vale la pena e/o quando si ha qualche ragionevole speranza di un recupero se non alla normalità almeno ad un' esistenza che valga la pena di vivere.
Quando non vi è più speranza, ma solo tribolazione e dolore; l'ostinarsi a voler tenere in vita colui che amiamo, magari infliggendogli tribolazioni è solo "un'insana visione della vita" che non voglio chiamare forma di egoismo, ma che altrimenti non saprei definire.
Mi ricordo le parole di mio padre quando ormai alla fine della sua esistenza definiva la morte (auspicandola...), non un castigo, bensì una liberazione.
Condizionati dell'educazione ricevuta e da una speranza a volte irragionevole, noi non siamo capaci di porre fine alle tribolazioni degli umani, però possiamo evitare di far soffrire inutilmente altri esseri viventi comunque a noi cari: Pensa a quanto costerebbe al tuo cane rimanere in vita, ne varrebbe la pena?
Mi dispiace, ma penso che porre fine oppure evitare sofferenze a chi amiamo sia solo un atto d'amore.
Quando non vi è più speranza, ma solo tribolazione e dolore; l'ostinarsi a voler tenere in vita colui che amiamo, magari infliggendogli tribolazioni è solo "un'insana visione della vita" che non voglio chiamare forma di egoismo, ma che altrimenti non saprei definire.
Mi ricordo le parole di mio padre quando ormai alla fine della sua esistenza definiva la morte (auspicandola...), non un castigo, bensì una liberazione.
Condizionati dell'educazione ricevuta e da una speranza a volte irragionevole, noi non siamo capaci di porre fine alle tribolazioni degli umani, però possiamo evitare di far soffrire inutilmente altri esseri viventi comunque a noi cari: Pensa a quanto costerebbe al tuo cane rimanere in vita, ne varrebbe la pena?
Mi dispiace, ma penso che porre fine oppure evitare sofferenze a chi amiamo sia solo un atto d'amore.




- Meschio
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- Iscritto il: 22/12/2008, 16:33
- Moto: F4-B4 CORSE 003I
- Località: Maranello
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Gia'Giuliano ha scritto:Io credo che la vita andrebbe vissuta fino a quando ne vale la pena e/o quando si ha qualche ragionevole speranza di un recupero se non alla normalità almeno ad un' esistenza che valga la pena di vivere.
Quando non vi è più speranza, ma solo tribolazione e dolore; l'ostinarsi a voler tenere in vita colui che amiamo, magari infliggendogli tribolazioni è solo "un'insana visione della vita" che non voglio chiamare forma di egoismo, ma che altrimenti non saprei definire.
Mi ricordo le parole di mio padre quando ormai alla fine della sua esistenza definiva la morte (auspicandola...), non un castigo, bensì una liberazione.
Condizionati dell'educazione ricevuta e da una speranza a volte irragionevole, noi non siamo capaci di porre fine alle tribolazioni degli umani, però possiamo evitare di far soffrire inutilmente altri esseri viventi comunque a noi cari: Pensa a quanto costerebbe al tuo cane rimanere in vita, ne varrebbe la pena?
Mi dispiace, ma penso che porre fine oppure evitare sofferenze a chi amiamo sia solo un atto d'amore.
Anche io la pensavo cosi prima, ora non più; penso che nessuno possa decidere quando far cessare la vita di una persona o animale. La vita, sia di un essere umano, sia di una bestia, è un dono. E questo dono non l'abbiamo deciso noi cercandolo o comprandolo come succede con gli animali, ma ci è stato dato da qualcuno più in alto di noi. Il fatto di soffrire può essere paragonato a quanto sofferto da Cristo?