La giornata ideale per andare a lavorare in moto, ma del resto l’auto è dal meccanico.
Così mi armo di coraggio e mi bardo per bene per affrontare l’odierna sfida.
Non è una novità l’usare la moto d’inverno, vent’anni fa era una cosa che facevo quotidianamente con qualunque tempo, ma gli anni passano e ci si impigrisce.
Accetto quindi l’obbligo come una sorta di deia vu e sono già in sella.
Non sento il freddo, l’attrezzatura ormai è completa e collaudata, solo l’appannarsi degli occhiali infastidisce, maledetti quattrocchi, e costringe a lasciare uno spiraglio alla visiera.
Al primi stop l’appoggio del piede comunica la scivolosità della strada, quindi, visto che ABS e Traction control non possono sovvertire le leggi fisiche, la guida si fa ulteriormente attenta e morbida.
Avessi avuto l’auto avrebbe vinto la pigrizia, ma in fondo non mi dispiace questo ritorno alle origini, la nebbia un po’ si dirada e basta non guardare la temperatura sul display.
