TheNext ha scritto:Innanzitutto volevo fare i complimenti a Ugo per quello che ha scritto ma soprattutto per come lo ha scritto!!Rockatansky ha scritto:Fusione a caldo e fusione a freddo sono stati per diverso tempo linee di ricerca per i Fisici (caldo) e i Chimici (freddo) ; Fleshmann e Pons erano due chimici che misero a punto una cella elettrolitica con all'interno minerali con struttura ad alta coordinazione tipica dei Germanati , che sono minerali che al pari dei silicati , sviluppano catene piu' o meno ramificate ma con densita' ben superiori (il mantello terrestre , almeno nella parte piu' alta e' ricco di tali minerali con questa fase piu' densa. L'esperimento fatto da loro generava un surplus di energia in uscita ben piu' grande di quello in entrata e da qui si sviluppo' la teoria che la fusione a freddo era possibile, catalizzata appunto dalle strutture dense del Germanio. Sara' fusione o solo una reazione chimica ad alta energia , sta di fatto che tali produzioni di energia sotto forma di calore sono invocate e previste nelle parti piu' profonde del mantello terrestre , dove strutture a ben piu' alto numero di coordinazione come il Piombato di Stronzio sussistono a quelle pressioni fluidificando il materiale indifferenziato del mantello stesso , generandosi in tal modo moti convettivi (celle di convezione) che portano il materiale in superficie.
Ritengo che l'esperimento fatto a Bologna con il Nickel ripercorra una catalizzazione gia' vista a suo tempo dai due illustri chimici; ben venga se diventeremo noi bolognesi produttori di tale tecnologia a basso costo!!!![]()
Per quanto riguarda la fusione fredda, all'Università, subito dopo la famosa scoperta, il Prof. di Fisica fece una conferenza per spiegare il fenomeno; poi, quando tutti gli diedero addosso, ci rimasi molto male perchè secondo me un qualcosa del genere potrebbe essere possibile.
Per quanto riguarda la dimostrazione di Bologna, se la produzione di energia c'è stata e se il congegno è sotto brevetto, credo che certe cose si possano fare anche senza una base teorica e poi, si parte sempre dall'osservazione per poi arrivare a una legge fisica o a un modello matematico che ne possa spiegare l'evoluzione.
Caro alex,
sono contento che condividi il mio punto di vista , soprattutto quando dici che alcune cose avvengono senza che vi sia una base teorica e che puo' essere implementata dopo che si e' osservato il fenomeno! Forse le tematiche della fusione sono state gestite e trattate in maniera unilaterale trascurando strade piu' "banali" non ritenute dai maggiori fisici mondiali abbastanza altisonanti per il loro ego!