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ma che storia è!!!!Rockatansky ha scritto:Sembra che la Truffa abbia interessato piu' di 100 clienti , per un ammontare di 1/2 Milione di Euro!!!!!!
Alcuni truffati sono stati contattati attraverso siti in cui avevano messo in vendita la loro moto , quindi
il problema e' assai vasto.
Da testimonianze emergono fatti sconcertanti , come un possessore di R1 consegnata in conto vendita alla concessionaria il giorno 29 Luglio e l' 1 Agosto gia' radiata e partita per l'estero.
http://www.bresciaoggi.it/stories/Provi ... _la_beffa/
QUINDI...se ha beccato UN FRATELLO...(erano in due)Rockatansky ha scritto:Angolo della Moto, nuove denunce
Continuano le segnalazioni mentre la polizia tedesca si tira indietro
Facebook Twitter Oknotizie Delicious RSS Print Increase Font Decrease font 01 novembre 2012 | cronaca
La new entry arriva da Cremona giovedì 1 novembre: “Ciao, anche io sono stata truffata – scrive Laura Favalli - mi potete contattare per capire come procedere? Grazie”. Sono ormai decine e decine le persone coinvolte nel buco nero dell’angolo della Moto di Covo, che ha abbassato le saracinesche senza saldare le pendenze per i mezzi prelevati in conto vendita. La pagina facebook dedicata alla vicenda è arrivata a 213 iscritti tra il disperato e l’arrabbiato, tanto che fanno capolino i primi appelli alla giustizia fai-da-te. Come quello di un noto dj che proprio l'1 novembre annuncia di essere riuscito a recuperare la sua amata Honda CBR 600 RR: “Sono riuscito a incastrare uno dei due fratelli – scrive, riferendosi ai proprietari – e l’ho convinto a farmi dire dov’era la mia moto… trovata e ripresa”. E aggiunge di avere visto nel garage anche una Ducati Monster bianca e nera (nella foto in basso), della quale pubblica il numero di targa. Altri clienti stanno battendo invece le vie ordinarie, anche a livello internazionale. “Come vi avevo annunciato – informa un altro motociclista - dei miei parenti si sono recati dalla polizia tedesca. Purtroppo nessuna buona notizia. Loro non ne vogliono sapere. Dicono che deve essere la polizia italiana a contattarli e non i singoli truffati. Probabilmente anche li non è che siano così efficienti come lasciano credere. A questo punto speriamo nella velocità (sarà!!!) della nostra giustizia. Il pensiero che la moto è li ed è in vendita mi fa davvero rabbia ma recarsi sul posto non credo che porterebbe niente di buono”. Molto dei mezzi prelevati in conto vendita (e non pagati) sono visibili sui siti internet tedeschi e cecoslovacchi.