Giacinto vive ...
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Dal sito della Juventus:
Ricordando Scirea
E' stato un simbolo, una bandiera, uno ei più straordinari giocatori di sempre:
Gaetano Scirea ci lasciava diciotto anni fa, il 3 settembre 1989, perdendo la vita in un tragico incidente stradale in Polonia, mentre, in veste di viceallenatore della sua Juventus, si stava recando a visionare il prossimo avversario dei bianconeri in coppa UEFA.
Giocatore immenso, di assoluta correttezza, Gaetano ha lasciato non solo nei tifosi della Juventus, ma in tutti gli amanti dello sport, un ricordo indelebile e la sua lealtà e la sua classe sono ancora oggi, un esempio per tutti.
Ciao Luciano, cuore bianconero
Il mondo della lirica è in lutto, Luciano Pavarotti è scomparso, a 71 anni, alle 5 di questa mattina nella sua villa di Modena. Simbolo dell'Italia e della musica nel mondo, il Maestro era anche un appassionato di calcio e non ha mai nascosto la sua passione per la Juventus. Proprio nello stadio in cui i bianconeri giocano, l'Olimpico di Torino, aveva fatto la sua ultima apparizione, il 10 febbraio 2006, per l'apertura dei Giochi Olimpici Invernali.
La Juventus si unisce al dolore della famiglia e alla commozione del mondo intero per la scomparsa del maestro
Ricordando Scirea
E' stato un simbolo, una bandiera, uno ei più straordinari giocatori di sempre:
Gaetano Scirea ci lasciava diciotto anni fa, il 3 settembre 1989, perdendo la vita in un tragico incidente stradale in Polonia, mentre, in veste di viceallenatore della sua Juventus, si stava recando a visionare il prossimo avversario dei bianconeri in coppa UEFA.
Giocatore immenso, di assoluta correttezza, Gaetano ha lasciato non solo nei tifosi della Juventus, ma in tutti gli amanti dello sport, un ricordo indelebile e la sua lealtà e la sua classe sono ancora oggi, un esempio per tutti.
Ciao Luciano, cuore bianconero
Il mondo della lirica è in lutto, Luciano Pavarotti è scomparso, a 71 anni, alle 5 di questa mattina nella sua villa di Modena. Simbolo dell'Italia e della musica nel mondo, il Maestro era anche un appassionato di calcio e non ha mai nascosto la sua passione per la Juventus. Proprio nello stadio in cui i bianconeri giocano, l'Olimpico di Torino, aveva fatto la sua ultima apparizione, il 10 febbraio 2006, per l'apertura dei Giochi Olimpici Invernali.
La Juventus si unisce al dolore della famiglia e alla commozione del mondo intero per la scomparsa del maestro
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Il mondo piange Luciano Pavarotti
Giovedì, 06 Settembre 2007 09:49:31
MODENA - (da gazzetta.it) Il mondo della lirica è in lutto. Luciano Pavarotti è scomparso questa mattina a Modena alle 5. A confermarlo con una email all'agenzia di stampa Associated Press è stato il suo manager, Terri Robson. "Il Maestro - si legge nella nota - ha combattuto a lungo una dura battaglia contro un cancro al pancreas che alla fine gli ha tolto la vita. Mantenendo l'approccio che ha caratterizzato tutta la sua vita e il suo lavoro, è rimasto positivo fino all'ultimo istante della sua malattia". Pavarotti, 71 anni, era nato a Modena il 12 ottobre 1935. È stato il tenore più famoso al mondo degli ultimi trent'anni.
NOVE DO DI PETTO - Figlio di un fornaio dell'esercito, appassionato di canto, il Maestro ha studiato con il tenore Arrigo Pola ed Ettore Campogalliani. Ha debuttato il 29 aprile 1961, nel ruolo di Rodolfo in "La Boheme", all'Opera di Reggio Emilia. Negli Stati Uniti trionfò nel febbraio 1965, a Miami, con Joan Sutherland, nella "Lucia di Lammermoor". Ma l'exploit arrivò il 17 febbraio 1972, al Metropolitan di New York, dove nella "Fille du Regiment" di Donizetti mandò in visibilio il pubblico con nove Do di petto perfetti. Suo il record di 17 chiamate e ovazioni al sipario.
DAI "TRE TENORI" AGLI U2 - Negli anni '90, Pavarotti curò molto i concerti all'aperto, che si rivelarono grandi successi. Ad Hyde Park a Londra attirò oltre 150.000 persone. Nel giugno 1993, in più di 500.000 si accalcarono in Central Park (New York), mentre in milioni lo seguivano in tv. A settembre dello stesso anno, all'ombra della Torre Eiffel, cantò per circa 300.000 persone. Tra i più famosi, i concerti dei Tre Tenori con Placido Domingo e José Carreras. Ma fu intensa anche l'attività di organizzatore del "Pavarotti and friends", col quale riunì nella sua città natale, a scopo di beneficenza, le star del pop internazionale. Straordinarie le sue esibizioni con i grandi del rock; esemplare quella con Bono, leader degli U2.
TORINO 2006 - L'ultima esibizione pubblica risaliva alle Olimpiadi invernali di Torino, nel febbraio del 2006, quando aveva cantato "Nesun dorma". L'ultimo concerto risaliva invece al dicembre 2005 a Taipei. Era stata la tappa conclusiva di un tour con cui aveva voluto salutare il suo pubblico in una ventina di Paesi. (da gazzetta.it)
F.C. Internazionale si unisce al cordoglio di tutto il mondo per la scomparsa del maestro Luciano Pavarotti ricordandone l'arte e l'umanità.
Giovedì, 06 Settembre 2007 09:49:31
MODENA - (da gazzetta.it) Il mondo della lirica è in lutto. Luciano Pavarotti è scomparso questa mattina a Modena alle 5. A confermarlo con una email all'agenzia di stampa Associated Press è stato il suo manager, Terri Robson. "Il Maestro - si legge nella nota - ha combattuto a lungo una dura battaglia contro un cancro al pancreas che alla fine gli ha tolto la vita. Mantenendo l'approccio che ha caratterizzato tutta la sua vita e il suo lavoro, è rimasto positivo fino all'ultimo istante della sua malattia". Pavarotti, 71 anni, era nato a Modena il 12 ottobre 1935. È stato il tenore più famoso al mondo degli ultimi trent'anni.
NOVE DO DI PETTO - Figlio di un fornaio dell'esercito, appassionato di canto, il Maestro ha studiato con il tenore Arrigo Pola ed Ettore Campogalliani. Ha debuttato il 29 aprile 1961, nel ruolo di Rodolfo in "La Boheme", all'Opera di Reggio Emilia. Negli Stati Uniti trionfò nel febbraio 1965, a Miami, con Joan Sutherland, nella "Lucia di Lammermoor". Ma l'exploit arrivò il 17 febbraio 1972, al Metropolitan di New York, dove nella "Fille du Regiment" di Donizetti mandò in visibilio il pubblico con nove Do di petto perfetti. Suo il record di 17 chiamate e ovazioni al sipario.
DAI "TRE TENORI" AGLI U2 - Negli anni '90, Pavarotti curò molto i concerti all'aperto, che si rivelarono grandi successi. Ad Hyde Park a Londra attirò oltre 150.000 persone. Nel giugno 1993, in più di 500.000 si accalcarono in Central Park (New York), mentre in milioni lo seguivano in tv. A settembre dello stesso anno, all'ombra della Torre Eiffel, cantò per circa 300.000 persone. Tra i più famosi, i concerti dei Tre Tenori con Placido Domingo e José Carreras. Ma fu intensa anche l'attività di organizzatore del "Pavarotti and friends", col quale riunì nella sua città natale, a scopo di beneficenza, le star del pop internazionale. Straordinarie le sue esibizioni con i grandi del rock; esemplare quella con Bono, leader degli U2.
TORINO 2006 - L'ultima esibizione pubblica risaliva alle Olimpiadi invernali di Torino, nel febbraio del 2006, quando aveva cantato "Nesun dorma". L'ultimo concerto risaliva invece al dicembre 2005 a Taipei. Era stata la tappa conclusiva di un tour con cui aveva voluto salutare il suo pubblico in una ventina di Paesi. (da gazzetta.it)
F.C. Internazionale si unisce al cordoglio di tutto il mondo per la scomparsa del maestro Luciano Pavarotti ricordandone l'arte e l'umanità.
L'Amore, quello vero, non ha paura di nulla e vince sempre


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Penso che sia una bella frase e spero che sia così, me lo auguro in quanto credenteArkuri ha scritto:ragazzi, qualcuno stasera alla tv ha affermato che gli piace pensare che la vita sia una partita e la morte e' solo la fine dl primo tempo....beh, forse c'e' da rifletterci un po' su...che ne pensate?

L'Amore, quello vero, non ha paura di nulla e vince sempre

