Sunny dopo aver vinto 10 mila dollari alle slots machine, si trova a giocare a poker nel camper che aveva rubato, con noti professionisti e gansters
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- Chip-
-Apro di tremila-
Chan, detto Asso di Picche, ha sempre esagerato nella sua vita, già da piccolo nelle bische di Hong Kong, rubava le fisches ai mafiosi durante le partite a poker dove serviva da bere per poi rivenderle a metà prezzo agli strozzini del quartiere di Chu Long.
- Va bene tremila più altri duemila per giocare-
Di Boris Gregovjc, si diceva avesse strozzato a sedici anni la madre e il fratello per impossessarsi dell'impresa di famiglia che gestiva più di mille prostitute in Moldavia e in Kosovo.
Aveva sempre un sorrisino sprezzante quanto parlava e la sua freddezza era tale, che si diceva in giro che nessuno l'avesse mai visto sudare, neppure quando in piena estate, nel carcere duro di Zavastov, spaccava le pietre per 16 ore al giorno.
- OK -
Chris " Jesus" Fergueson diceva solo OK o NO BABY, per questo motivo a Las Vegas in Nevada, dove era stato trovato nei cessi di un noto casinò avvolto nella carta igienica, non potè mai andare oltre la prima elementare.
A Jesus però la cosa non gli era mai importata più di tanto, era convinto che nella vita erano sufficienti queste tre parole per farsi strada.
E aveva ragione, adesso aveva tre agenzie di Limousine e il famoso Jesus Motel dove in stanza, potevi trovare i cataloghi delle più belle escort di Las Vegas.
- Vada per i cinquemila più il mio Patek Philippe-
John John Lee aveva il vizio di giocarsi sempre il suo orologio.
In trent'anni di poker l'aveva perso soltanto una notte a Patong, contro un giocatore Siamese albino chiamato White Devil.
White Devil fu ritrovato il mattino dopo così nero di ecchimosi che la polizia archiviò il caso pensando di trovarsi di fronte ad un immigrato clandestino di colore.
Non dovevo organizzare la partita nel mio camper, Gorgo mi aveva avvisato:
- Sunny, lascia stare, se quelli si accorgono che hai le fiches false finisce male -
- Copro i cinquemila e metto sul piatto il mio RE di CUORI-
- Ah, il famoso Re di Cuori di Lou Gambino, va bene ci sto- faccio io
- Servito- biascica Chan...
- Anch'io- gli fa eco il balcanico con il solito sorriso sprezzante guardandomi negl'occhi.
- OK Baby- risponde Jesus toccandosi la punta del suo grande cappello da cow boy.
-Guarda guarda, curioso, anch'io sto bene così- ghigna John John Lee- tastandosi con un certo nervosismo il polso privo del suo preziosissimo Pathek.
- Quattro carte- sibilo mentre le gocce di sudore mi scendono copiose dalla fronte fino alla punta del naso per poi cadere ovattate
sul tavolo verde.
Mentre Boris Gregojic sorridendo mi serve con studiata lentezza le carte vedo gl'altri guardarsi ironicamente.
- Altri cinquemila- fa segno Chan aprendo la mano con i polpastrelli gialli di nicotina.
- Cinquemila più diciamo.....quindicimila per un totale di venticinquemila euro più gli orologi, giusto no?- chiede John John Lee con aria compiaciuta.
- OK- sussurra Jesus Fergueson mentre dispone in mezzo al tavolo le sue fishes.
Guardo le carte avevo tenuto l'asso di cuori. Le spillo piano come si deve fare ad un tavolo di professionisti anche se vorrei aprirle subito dalla tensione.
Donna di cuori.....spillo....10 di cuori....spillo Jack di cuori...... rimane l'ultima carta.....spillo di qualche millimetro per vedere il colore.........................rosso.....è rosso.......devo fare in fretta altrimenti correrei il rischio di far cadere le carte sul tavolo tanto le dita sono viscide di sudore...... cuori....cuori...... ma cosa......................RE è il RE di cuori....scala reale massima
- Metto altri venticinquemila per un bel piattino di cinquantamila-
esordisco mostrando il mio famoso sorriso da sciupafemmine.
- Vedo-
- OK-
- Vedo-
- D'accordo-
- Scala Reale di cuori!!!!!!- balbetto trattenendomi dall'urlare e sbattendo le carte sul tavolo.
- Anch'io- urla invece sbigottito Chan
- Pure io- ruggisce John John Lee alzandosi in piedi furioso.
- tsza straska jorte was niet!!!- sibila Gregovjic mentre al posto del sorriso sprezzante la faccia stava assumendo un non so che di animalesco.
- NO BABY- NO BABY- NO BABY- urla il Fergueson tirando fuori dal panciotto un canne mozze iniziando a far fuoco a casaccio.
Nessuno saprà mai come ciò sia potuto accadere, l'unica cosa certa
che mi ricordo, sono i colpi secchi del canne mozze accompagnati da numerosi colpi di pistola seguiti da un silenzio assoluto, irreale.
Rialzandomi vedo i corpi crivellati di colpi sparsi per il camper e sangue e pezzi di organi dappertutto.
Apro il frigo che pare uno scolapasta gigante e prendo la bottiglia di
Gin rimasta miracolosamente intatta, la porto alla bocca e senza respirare la butto giù tutta. Una piacevole brivido fresco mi percorre la spina dorsale mentre l'adrenalina mi fa viaggiare alla velocità del suono.
TOC, TOC, TOC, C'E' NESSUNO LA DENTRO??!!!!!
Scosto leggermente la tendina.....
Apro la porta del camper.
- MI hanno detto che ci sono stati dei colpi di arma da fuoco..-
- Io non ho sentito nulla agente....-
- Ah sì? e allora perchè il camper è tutto bucato?? hai le termiti?Ah,ah,ah, fammi dare un'occhiata..ah,ah,ah-
La testa dell'agente volò via ancora sorridente quando i colpi del canne mozze di Jesus Fergueson la staccarono di netto dal busto.
E' ora di lavorare, dovrò fare proprio una bella buca per farci stare pure la moto di questo coglione.
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