Eccoli partire per una corsa verso un drink la suzuki di Giorgio e la yamaha di Alessandro con relativi zainetti, ed io e Gilda.
La sera è una di quelle splendide, le stelle fanno da cornice al susseguirsi di curve che ci portano “in vita” il piacere ed il romanticismo della serata è ai massimi livelli.
Siamo ad Arona e stiamo parcheggiando di fronte al Cafè della serà, posto in riva al lago noto a molti dei nostri, quando non faccio a tempo ne a spegnere la moto, tanto meno a togliere il casco, che vedo una bella ragazza correre sorridendo verso di me.
Prima mossa del quarantenne incredulo è di voltarsi per vedere chi c’è alle mie spalle di così desiderabile, ma non c’è nessuno.
Lei si avvicina, è chiaro che ha sbagliato persona penso, e mi sorride dicendo “dai la moto dei miei sogni, mi porti a fare un giro?”.
Il quarantenne tenta di fare il brillante e giocando sull’impossibilità del caso risponde “peccato, se avevi il casco si poteva fare!”, ma lei “ce l’ho, vado a prenderlo al bar”….
Non ho potuto fare altro che farla “accomodare” e partire.
Da Arona il lungolago si snoda con dolci curve verso stresa e due sconosciuti avvinghiati su una moto stanno godendosi la strada illuminata dal faro e dalla luna.
Qualche chilometro ed il caso di tornare al bar dove ci aspettano gli amici di Lei preoccupati ed i miei invidiosi.
Finalmente le presentazioni e lo scambio di qualche parola e dei rispettivi numeri di telefono, poi di nuovo con i rispettivi amici.
Da quella sera ci siamo visti diverse volte in piscina con mia figlia Francesca, ci sono state altre uscite in moto, questa volta Lei con il suo Monster e la l'Amicizia continua da allora ….
Una delle battute più belle di quella serata:
- ma quanti anni hai?
- Quaranta!
- Col casco sembravi più giovane!
- E tu?
- Venti
- Caspita potresti essere mia figlia!!!!
Già proprio una grande figlia……..




