Mitico uomo delle ztl,rendi bobo orgoglioso del fatto che tu sia un suo discepolo!

Moderatori: MrNico, AntonioValenti, Arkuri, Coordinatori
Dai ragazzi, chi volesse gli adesivi (o altro) di Nasty Donkey, me lo dica!!bobo blaster ha scritto:se uno di voi si prende la briga di smistarli, io mando a lui gli adesivi, fate una lista di quelli che lo vogliono![]()
Bobo...non puoi non avere discepoli...questo è istinto,non essere asini.bobo blaster ha scritto:Guaz, sono onorato, ma io non voglio avere discepoli, non sono il messia
di nessuno.
anzi, colgo l'occasione per spiegare meglio com'è nato il nasty donkey.
l'asino pericoloso (così va interpretato il nasty), mi è venuto in mente tempo fà cercando di descrivere quelle persone che seppur dotati per eccellere in qualcosa, son capaci di rovinare tutto con la più stupida delle cazzate.
io sono una di queste, motoristicamente parlando.
ho sempre ragionato con il cuore e mai con la ragione: se arrivavo appaiato a qualcuno in staccata, frenavo solo dopo l'altro, poco importava
cosa sarebbe successo, se ce l'avrei fatta o meno, non ci pensavo neppure.
a volte andava bene, a volte no.
mi ricordo a 16 anni la mia prima gara di regolarità(enduro).
alla partenza, mi accorgo che il cavo del gas era sfilacciato, non ne avevo uno di scorta, non avevo assistenza, ero andato in griglia direttamente da casa con la moto da solo, alla bel e meglio.
incazzato nero, al mio turno parto, cercando di usare il gas il più dolcemente possibile, riesco a fare dei buoni tempi nella mia categoria a tutti i controlli per 3 giri sui 4 previsti (ogni giro era di 50km) ma proprio all'inizio dell'ultimo giro, il cavo cede.
vabbè, mi fermo, tiro fuori da sotto la sella uno straccio, lo avvolgo alla sommità del cavo per non farlo scivolare e poi me lo avvolgo intorno al palmo della mano destra e riparto.
dovevo solo terminare la gara e grazie agl'ottimi giri precedenti, mi sarei piazzato bene e come prima gara, nonostante la sfiga, c'era da leccarsi i baffi.
purtroppo, dopo un pò che guidavo in quelle condizioni, avevo acquistato
una presunta sicurezza cosicchè quando venni raggiunto da altri concorrenti, per non essere superato, mentre percorrevamo in gruppo un lunghissimo sterrato che costeggiava un laghetto artificiale, feci quello che solo un asino poteva fare in quelle condizioni, superai tutti.
peccato che dopo poche centinaia di metri, c'era una curva.
troppo intento a cercare di non perdere il controllo del manubrio che tenevo solo con la sinista e per il polverone alzato dalle moto che ci precedevano, mi accorsi della curva troppo in ritardo.
l'acqua del laghetto era particolarmente gelata, d'altronde erano i primi giorni di marzo, me lo sarei dovuto aspettare.
dove terminai la mia prima gara, l'acqua era alta poco più di 1 metro e la mia povera motina era lì sotto anche se non si vedeva.
la gente del posto che era lì per vedere la gara fu meravigliosa; oltre ad aiutarmi a tirar fuori la moto, una signora impietosita, forse perchè aveva un figlio pirla come me, andò a casa e mi prestò dei vestiti asciutti per tornare a casa.
arrivai a casa che era ormai sera inoltrata, avevo dovuto aspettare di far asciugare l'impianto elettrico della moto per poter ripartire e poi la strada del ritorno dovetti farla a 30 all'ora perchè il tuffo aveva stortato il cerchione, rotto un pezzo di manubrio e messo fuori uso le luci.
naturalmente con lo straccio e il cavo del gas avvolti nel mio palmo dx.
però mi sentivo appagato, in fondo al rettilineo c'ero arrivato prima io.