Tempo fa lessi un libro di sociologia di Herbert Marcuse, e esponeva una teoria molto interessante, per quanto "copplottistica"..MrNico ha scritto:Ti confermo che dalle mie parti vanno in crisi i centri commerciali con supermercati di grandi dimensioni. Adesso cercano superfici minori più vicino possibile agli abitati. Condivido che gli esercizi di vicinato, con qualità, servizi e prezzi non esagerati, sono più "umani" e da riproporre oltre che più saniwallyamerica ha scritto: comunque quello che hai detto te si sta rovesciando e da noi sono più i supermercati che licenziano personale![]()
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che noi artigiani.
Infatti si sta verificando quello che anni fa è successo in francia il grande ha fatto chiudere gran parte dei piccoli poi il grande ha chiuso perchè hanno aperto mega centri commerciali e sono ritornate le botteghe artigiane.
Anche in Italia sta succedendo questo e se un artigiano riesce a resistere agli attacchi degli squali dopo diventa un piccolo atelier del pane e pasticceria.
Quindi aspettiamo che si arrivi a quello![]()
poi diciamo la verità le vie senza negozietti ,che ti danno il buon giorno e ti coccolano, sono veramente una tristezza
Supponeva che i vari governi promuovessero la nascita di questi mega centri commerciali in quanto in spazi del genere, in cui la gente acquista in velocità, viene a mancare il rapporto venditore\cliente, e quindi anche le semplici chiacchere su politica, vita sociale o qualsiasi tipo di interazione, così da poter tenere il popolo sotto controllo e rallentando il diffondersi di scambi di opinione..
Anche io come voi penso che la bottega sotto casa siano la vera "vita" di una città...