ullallà, che entusiasmo...però vediamo di fare un pò di ordine, giusto per non trasformare il debutto in pista in un casino di "informazioni" troppo disordinato e inutile
per prima cosa, sottolineo quello che ha già detto Alberto: quando la moto è una sola, deve fare "da potta e da culo", come si dice a Livorno...e quindi perchè no, una naked in pista ci va, eccome...soprattutto se stiamo parlando di naked ultrasportive come la Brutale...io in pista ci sono andato anche con la BKing (a Castelletto di Branduzzo, che è tutto dire!!!)
...per quanto riguarda i consigli degli "esperti" che sono già lì a dire di cambiare gomme, alzare retrotreni, sfilare forcelle e quant'altro, io ti dò la mia opinione: PRIMA ENTRA IN PISTA CON LA MOTO COSI COME E' (fatta salva l'accortezza di sgonfiare le gomme...diciamo attorno ai 2 bar e fors'anche 1,9 al posteriore) e prova...anche perchè prima di srtavolgere le moto di oggi (che sono comunque STRASUPERMEGAEFFICIENTI in termini di guida e dinamica) ti toccherà imparare il "lato umano della pista", vale a dire:
1) imparare a usare TUTTA la sede stradale (ma proprio tutta, fino alle bande di vernice bianca)
2) imparare a "disegnare" nelal testa le traiettorie e soprattutto a seguirle nel mondo reale
3) imparare a NON SPAVENTARSI quando qualcuno arriva da dietro al triplo della tua velocità
4) imparare a NON STARE IN MEZZO ALLA PISTA PASCOLANDO, la pista è il luogo dove si va FORTE e trovarsi una moto che "si accontenta dei 150" in un rettilineo da 210 è pericoloso sia per il pascolatore che per chi arriva da dietro
tutto il resto (parti speciali, supergomme semislick, saponette radioattive ecc ecc ecc) sono "accessori", come importanza vengono MOLTO dopo l'apprendimento del bont ton dei cordoli!
nota bene...visto che vuoi debuttare con la brutale, ti mtto qui sotto le mie impressioni di guida dopo aver testato la 1090 RR al memorial Castiglioni:
- rispetto ad una supersportiva, quello che si sente maggiormente a livello di ERGONOMIA è l'estrema compattezza della posizione di guida, con il manubrio "in bocca" e con una sensazione generale di moto "corta": questo da una parte aiuta la dominazione del mezzo, ma dall'altro mi ha lasciato un pò spiazzato sui movimenti del corpo attorno alla moto (e qui immagino che conti molto l'assuefazione al tipo di moto);
- dal punto di vista dell'appoggio in curva, problemi di aderenza veramente ZERO, ovviamente rispetto a una supersportiva la moto mi sembrava "molle" di sospensioni (ma alla fine è giusto così, per una moto il cui ambiente principale NON è la pista), in compenso molta amichevolezza in uscita di curva, con il motore bello pieno e pastoso, in cambio di "poco allungo" nella parte alta del contagiri (sempre rispetto alla mia supersportiva uso-pista, si intende!)
- tornando all'aspetto ergonomia-posizione di guida, potresti trovare "difficile" tenere la presa sul manubrio esterno alal curva se sposti il corpo "tanto" durante la percorrenza di curva: a differenza dei semimanubri, che sono più aderenti al corpo moto (e facilitano proprio la discesa del corpo all'interno della moto), il manubrio "a scopa" può dare fastidio e impedire di assumere una buona posizione del busto, per cui il "rischio" è quello di uscire con il bacino/sedere e di rimanere avvitati sul tronco: qui ci vuole pazienza e concentrazione, e soprattutto la voglia MUSCOLARE di spostare il corpo come si deve...il tutto ovviamente va PRATICATO
