Storia su due ruote
Moderatori: MrNico, AntonioValenti, Arkuri, Coordinatori
Storia su due ruote
Comincio io a raccontare della mia:
Motociclista si nasce o si diventa?
Domanda di non facile risposta, probabilmente in alcuni di noi è latente uno spirito dueruotistico che aspetta solo di essere svegliato.
Ecco allora che ad un ventenne a cui non era mai fregato niente della moto, figlio di Motociclista (Rumi 125 sport e Guzzi airone sport 250) che però non ha mai visto il padre in moto ne i mezzi citati, improvvisamente si trova a fronteggiare una passione che lo accompagnerà per altri vent’anni e oltre.
Tutto per colpa dello studio……dover fare da Bareggio al parco Forlanini dove ha sede l’ISEF con un tempo medio, con mezzi o auto, di circa due ore portava alla decisione di acquistare una moto.
Soldi pochi quindi si sceglie un Benelli 125 2c di quinta mano in condizioni vergognose che solo grazie a un amico complice e ore di lavoro nel box hanno portato a condizioni presentabili.
La prima moto, gioie, dolori, grippaggi, carburazioni e la prima caduta (l’unica).
Affrontare pioggia, freddo, neve e ghiaccio con abbigliamento di fortuna (vedi aspetto economico di cui sopra) mette a dura prova la scelta fatta,
ma c’è anche qualcosa che solo la moto sa trasmettere, Passione.
Dopo qualche anno risparmiando riesco ad acquistare un “sogno” una Suzuki GSX550EF,
una moto vera, compagna di viaggi e vacanze che verrà affiancata per il traffico cittadino ad una Honda XL200PD (poche prestazioni ma tanta facilità e consumi irrisori).
Un ulteriore salto di qualità, che comporta la vendita di entrambe le moto, per passare ad un altro “sogno”.
Tra l’indecisione, Ducati 851, Honda VFR e BMW K100RS 16v,
la scelta ricade su quest’ultima che apre il mondo BMW che solo chi prova sa capire.
Anni e chilometri per farsi ammaliare da un’altra tedesca, una K1200RS un mostro di coppia guidabilità e confort.
Con gli anni aumenta anche la disponibilità economica e così, complice un concessionario a cui non si può rifiutare un acquisto vantaggioso a Km 0, alla “sportiva” viene affiancata una BELLA, e bella è proprio il termine giusto, R1200C cioè la risposta cruiser BMW ai vari Custom circolanti.
Ma cosè la passione senza colpi di testa?
Ecco che al salone di Milano 2001 mi appare l’MV F4.
Rapido ragionamento sulla quantità di uscite in coppia, sull’utilizzo delle borse, e considerato che il Cruiser rimane…….eppoi se non lo faccio a quarant’anni quando lo faccio.
Vendo il K1200RS per una F4, la moto forse più bella del panorama motociclistico.
Io la sfrutto al 20% del suo potenziale, ma chi se ne frega è comunque PIACERE ASSOLUTO.
Adesso però per i rapidi spostamenti in città e fuori il Cruiser è un po’ troppo largo e lungo e allora, a malincuore, l’ho appena sostituito con un BMW R1150R.
Siamo a Marzo 2004 strada ce ne ancora da fare e quindi probabilmente non è finita qui……
Eccoci a Maggio del 2005 e riesco a raggiungere, grazie ad un valido Complice, il sogno di una moto d'epoca.......una Lambretta 150 li del 1961.
Ma quando nelle sere d’estate mi trovo sotto un cielo stellato su una piccola strada sinuosa illuminata dal mio faro, con davanti a me solo le luci della strumentazione ho la conferma che la moto e le sensazioni che trasmette sono uniche.
Sono un motociclista?
Motociclista si nasce o si diventa?
Domanda di non facile risposta, probabilmente in alcuni di noi è latente uno spirito dueruotistico che aspetta solo di essere svegliato.
Ecco allora che ad un ventenne a cui non era mai fregato niente della moto, figlio di Motociclista (Rumi 125 sport e Guzzi airone sport 250) che però non ha mai visto il padre in moto ne i mezzi citati, improvvisamente si trova a fronteggiare una passione che lo accompagnerà per altri vent’anni e oltre.
Tutto per colpa dello studio……dover fare da Bareggio al parco Forlanini dove ha sede l’ISEF con un tempo medio, con mezzi o auto, di circa due ore portava alla decisione di acquistare una moto.
Soldi pochi quindi si sceglie un Benelli 125 2c di quinta mano in condizioni vergognose che solo grazie a un amico complice e ore di lavoro nel box hanno portato a condizioni presentabili.
La prima moto, gioie, dolori, grippaggi, carburazioni e la prima caduta (l’unica).
Affrontare pioggia, freddo, neve e ghiaccio con abbigliamento di fortuna (vedi aspetto economico di cui sopra) mette a dura prova la scelta fatta,
ma c’è anche qualcosa che solo la moto sa trasmettere, Passione.
Dopo qualche anno risparmiando riesco ad acquistare un “sogno” una Suzuki GSX550EF,
una moto vera, compagna di viaggi e vacanze che verrà affiancata per il traffico cittadino ad una Honda XL200PD (poche prestazioni ma tanta facilità e consumi irrisori).
Un ulteriore salto di qualità, che comporta la vendita di entrambe le moto, per passare ad un altro “sogno”.
Tra l’indecisione, Ducati 851, Honda VFR e BMW K100RS 16v,
la scelta ricade su quest’ultima che apre il mondo BMW che solo chi prova sa capire.
Anni e chilometri per farsi ammaliare da un’altra tedesca, una K1200RS un mostro di coppia guidabilità e confort.
Con gli anni aumenta anche la disponibilità economica e così, complice un concessionario a cui non si può rifiutare un acquisto vantaggioso a Km 0, alla “sportiva” viene affiancata una BELLA, e bella è proprio il termine giusto, R1200C cioè la risposta cruiser BMW ai vari Custom circolanti.
Ma cosè la passione senza colpi di testa?
Ecco che al salone di Milano 2001 mi appare l’MV F4.
Rapido ragionamento sulla quantità di uscite in coppia, sull’utilizzo delle borse, e considerato che il Cruiser rimane…….eppoi se non lo faccio a quarant’anni quando lo faccio.
Vendo il K1200RS per una F4, la moto forse più bella del panorama motociclistico.
Io la sfrutto al 20% del suo potenziale, ma chi se ne frega è comunque PIACERE ASSOLUTO.
Adesso però per i rapidi spostamenti in città e fuori il Cruiser è un po’ troppo largo e lungo e allora, a malincuore, l’ho appena sostituito con un BMW R1150R.
Siamo a Marzo 2004 strada ce ne ancora da fare e quindi probabilmente non è finita qui……
Eccoci a Maggio del 2005 e riesco a raggiungere, grazie ad un valido Complice, il sogno di una moto d'epoca.......una Lambretta 150 li del 1961.
Ma quando nelle sere d’estate mi trovo sotto un cielo stellato su una piccola strada sinuosa illuminata dal mio faro, con davanti a me solo le luci della strumentazione ho la conferma che la moto e le sensazioni che trasmette sono uniche.
Sono un motociclista?
In attesa del Grande Sogno godi del Piacere.
bellissima storia e bellissime moto!!!
(anche non le conoscevo tutte... )
(anche non le conoscevo tutte... )
NON TI CURAR DI LOR, MA GUARDA E SOR - PASSA!!!
L'AMORE COMINCIA SULLA PANORAMICA!!!
http://walterprincipe.badoo.it
L'AMORE COMINCIA SULLA PANORAMICA!!!
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- silvertino
- 8000rpm
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- Iscritto il: 09/09/2006, 11:08
- Località: busnago
.....a esser sinceri all'inizio ero malato di auto!...a 8 anni, nelle vacanze scolastiche, una mattina scesi in garage e affascinato dall'auto dellla mia mamma, la mitica Fiat 600, mi misi a controllarte come era fatto il motore!......nel tardo pomeriggio, quando doveva uscire per fare delle comissioni, ebbe l'amara sorpresa!......motore completamente smontato .....non vi dico quante ne ho prese!......e da quel episodio i miei capirono che le ambizioni che avevano per me, erano irraggiungibili!......infatti in seguito, sempre durante le vacanze, andavo ad imparare il mestiere nell'officina di un amico del mio babbo....ero autodipendente!.....e con i primi soldini guadagnati mi coprai la prima motoretta, Gilera 50 enduro e da qui l'inizio del tunel!!!!
- MrNico
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Bella la tua storia Flap. L'inizio della mia storia come motociclista l'avevo già scritta su un vecchio 3ad, e che riporto. Ti invidio la tua unica caduta, le mie non le conto più
Vorrei aprire questa discussione proponendo una moto che per me rappresenta un ricordo molto personale in quanto è la prima che ho guidato appena quattordicenne se ricordo bene. Apparteneva ad un mio compagno di scuola (più grande di me) che insieme a mio fratello maggiore mi hanno trasmesso la passione delle due ruote.
Il mio amico, che ha lavorato a Schiranna alla Aermacchi, aveva portato come ricordo la moto sotto riportata che smontava e rimontava, con il mio piccolo aiuto, di continuo. Era una Aermacchi AlaVerde di 250 cc.
Da allora sono stato proprietari di numerose moto e attualmente ne possiedo tre. Il mio cruccio è che, a causa delle citate cadute, riesco a usarle sempre meno, in particolare l'F4
Vorrei aprire questa discussione proponendo una moto che per me rappresenta un ricordo molto personale in quanto è la prima che ho guidato appena quattordicenne se ricordo bene. Apparteneva ad un mio compagno di scuola (più grande di me) che insieme a mio fratello maggiore mi hanno trasmesso la passione delle due ruote.
Il mio amico, che ha lavorato a Schiranna alla Aermacchi, aveva portato come ricordo la moto sotto riportata che smontava e rimontava, con il mio piccolo aiuto, di continuo. Era una Aermacchi AlaVerde di 250 cc.
Da allora sono stato proprietari di numerose moto e attualmente ne possiedo tre. Il mio cruccio è che, a causa delle citate cadute, riesco a usarle sempre meno, in particolare l'F4